Italian Medical News

Carcinoma prostatico: in arrivo il primo radioligando

Tempo di lettura: 2 minuti

Il CdA dell’AIFA ha ammesso alla rimborsabilità il primo radioligando per gli adulti affetti da carcinoma prostatico. Si tratta di Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan

Il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato l’inserimento di Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan nel regime di rimborsabilità. Questo farmaco è destinato al trattamento del carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) in progressione, nei pazienti positivi all’antigene di membrana specifico della prostata (PSMA). L’indicazione riguarda i pazienti già sottoposti a terapia con inibitori del recettore degli androgeni (AR) e chemioterapia a base di docetaxel e cabazitaxel, oppure non idonei al trattamento con cabazitaxel. Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan è una terapia di precisione basato sull’uso dei radioligandi. Considerando i tempi tecnici per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan dovrebbe entrare nel regime di rimborsabilità a partire dal mese di marzo.

Il carcinoma prostatico è il tumore più diffuso tra gli uomini nei Paesi occidentali e, in Italia, costituisce il 29,9% di tutti i tumori maschili. Attualmente, si stima che 485.000 uomini convivano con questa diagnosi oncologica, con 40.192 nuovi casi registrati nel 2024. La forma metastatica resistente alla castrazione rappresenta lo stadio più avanzato della malattia, con una sopravvivenza mediana a cinque anni inferiore al 30%.

La terapia con radioligandi rappresenta un significativo progresso tecnologico nella medicina nucleare di precisione e personalizzata, basata sulla teragnostica. Questo approccio innovativo combina la fase diagnostica e terapeutica in un unico percorso, consentendo di individuare specifici marcatori delle cellule tumorali che possono essere successivamente utilizzati come bersagli per il trattamento.

Parola agli esperti

“Con l’introduzione in pratica clinica dei radioligandi si introduce un nuovo tassello nella più moderna medicina di precisione – osserva Carmine Pinto, Direttore dell’Oncologia Medica del Comprehensive Cancer Centre, dell’AUSLIRCCS di Reggio Emilia. Le terapie con radioligandi rappresentano, infatti, una significativa innovazione nella lotta contro il cancro, poiché offrono un approccio mirato che combina la medicina nucleare con la selettività di una terapia personalizzata. Un nuovo e efficace approccio terapeutico, che impatta anche positivamente sulla qualità di vita dei pazienti”.

“La terapia target con radioligandi – afferma Giuseppe Procopio, Responsabile dell’Oncologia Medica Genitourinaria presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – rappresenta una svolta per i pazienti con carcinoma prostatico avanzato, offrendo nuove speranze a chi ha già ricevuto precedenti trattamenti. Questa terapia colpisce selettivamente le cellule tumorali che esprimono sulla superfice il recettore PSMA, presente in oltre l’80% dei pazienti con malattia metastatica”.

“Lo studio clinico di fase III Vision – continua Procopio – ha dimostrato una riduzione del 38% del rischio di morte rispetto al miglior standard di cura. Lutetium (177Lu) rappresenta una soluzione terapeutica importante che può migliorare significativamente sia la qualità che l’aspettativa di vita dei pazienti, aprendo nuove opportunità terapeutiche”.

Potrebbe interessare anche Scoperto gene correlato al tumore della prostata

carcinoma prostatico
Exit mobile version