Con il via libera dalla Camera il decreto liste d’attesa diventa legge. Tra le novità il monitoraggio dei tempi di attesa, visite anche nei fine settimana e misure per il personale
La Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo al decreto sulle liste d’attesa con 171 voti a favore e 122 contrari, trasformandolo in legge. Questo decreto introduce diverse misure per migliorare la gestione e la trasparenza delle liste d’attesa nel sistema sanitario nazionale.
Uno dei punti chiave è l‘istituzione di una piattaforma nazionale per le liste d’attesa presso l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas). Questa piattaforma sarà utilizzata dal Ministero della Salute per monitorare i tempi di attesa delle prestazioni sanitarie in tutte le regioni italiane. L’obiettivo è garantire un controllo più efficace e una riduzione dei tempi di attesa per i cittadini. Le prestazioni sanitarie dovranno essere garantite non solo attraverso le strutture pubbliche, ma anche grazie alla collaborazione con centri accreditati o convenzionati. In questo modo, si punta ad aumentare la capacità di offerta e a ridurre i tempi di attesa per i pazienti.
La nuova legge prevede inoltre l’estensione delle visite diagnostiche e specialistiche al fine settimana, con la possibilità di ampliare le fasce orarie delle prestazioni. Questo permetterà una maggiore flessibilità e accessibilità per i cittadini che necessitano di questi servizi. Un’altra novità introdotta dal decreto è l’istituzione di un Centro Unico di Prenotazione (Cup) regionale o interregionale. Questo Cup unificato permetterà una gestione più efficiente delle prenotazioni e una migliore distribuzione delle risorse.
La normativa affronta anche la questione del tetto di spesa per l’assunzione di personale sanitario. A partire dal 2025, sarà definita una metodologia per superare questo limite, consentendo un incremento delle assunzioni necessarie per migliorare l’efficienza del sistema sanitario. Infine, il decreto introduce una flat tax del 15% per le prestazioni orarie aggiuntive dei professionisti sanitari impegnati nella riduzione delle liste d’attesa. Questa misura mira a incentivare il personale sanitario a dedicare più tempo e risorse alla riduzione dei tempi di attesa, migliorando così l’accesso e la qualità delle cure per i cittadini.
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