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Cancro, nel 2024 in Italia 390.000 casi: la metà potrà guarire

Tempo di lettura: 3 minuti

Presentato a Roma il volume sui numeri del cancro in Italia 2024; a realizzarlo la collaborazione tra diverse Associazioni Scientifiche

Nel 2024, in Italia, sono stimate 390.100 nuove diagnosi di tumore, suddivise in 214.500 uomini e 175.600 donne. Questi dati restano sostanzialmente invariati rispetto al biennio precedente, quando i casi erano 391.700 nel 2022 e 395.900 nel 2023. La stabilità di questa tendenza si accompagna a un’altra notizia incoraggiante: la mortalità per cancro tra i giovani adulti (20-49 anni) è diminuita significativamente negli ultimi 15 anni (2006-2021), con un calo del 21,4% nelle donne e del 28% negli uomini.

In particolare, si registra una marcata riduzione dei decessi per carcinoma polmonare: -46,4% tra le donne e -35,5% tra gli uomini. Un ulteriore dato positivo riguarda l’aumento delle persone che convivono con una diagnosi di tumore, grazie ai progressi terapeutici: nel 2024, si stimano circa 3,7 milioni di individui in questa condizione. Inoltre, la metà dei pazienti oncologici di oggi raggiungerà una prospettiva di vita simile a chi non ha mai avuto il cancro, arrivando ad una vera e propria guarigione. Questi dati provengono dal volume “I numeri del cancro in Italia 2024”, presentato a Roma durante una conferenza stampa organizzata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori) e Fondazione AIOM.

Il report è il risultato del lavoro congiunto di numerosi altri enti, tra cui l’Osservatorio Nazionale Screening (ONS), PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d’Argento e la Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPeC-IAP). Dal documento emergono aree che richiedono maggiore attenzione, in particolare i tre programmi di screening oncologici. Nel 2023, la copertura della popolazione è migliorata rispetto agli anni precedenti, attestandosi al 49% per lo screening mammografico, al 47% per quello cervicale e al 32% per lo screening colorettale. Tuttavia, persistono forti disparità territoriali, con livelli di adesione significativamente più bassi nelle Regioni del Sud rispetto al resto del Paese. 

Un ulteriore punto critico riguarda gli stili di vita. Attualmente, il 24% degli adulti fuma, il 33% è in sovrappeso e il 10% è obeso, mentre il 18% consuma alcol in quantità considerate rischiose per la salute. Preoccupa anche l’aumento della sedentarietà, che è passata dal 23% nel 2008 al 28% nel 2023, evidenziando la necessità di interventi mirati per promuovere abitudini più salutari.

Le parole del Presidente AIOM

“Anche se la stima del numero di nuovi casi di cancro è di poco inferiore a quelle del 2022 e del 2023afferma Francesco Perrone, presidente AIOM – non si può essere particolarmente ottimisti in un quadro più generale di prevalenza ancora alta di fattori di rischio comportamentali e ambientali, che contribuiscono significativamente a causare il cancro. Si tratta di una materia in cui è necessario investire di più e a molteplici livelli, incluse, ad esempio, le riforme che AIOM sta promuovendo per rendere più efficace la lotta al tabagismo”.

“Nel libro siamo andati ‘oltre i numeri’ – prosegue l’eseperto – sfruttando il punto di vista dell’oncologia per arricchire la riflessione su fenomeni di assoluta rilevanza sociale, come la cura del cancro nei migranti, nelle carceri e nelle zone di guerra. Sono contesti in cui i numeri tendono ad essere imprecisi o del tutto ignoti e in cui la prevenzione e la cura del cancro non necessariamente rappresentano la priorità massima, ma piuttosto una lente attraverso la quale mettere meglio a fuoco come il diritto alla salute possa venire calpestato o non sufficientemente garantito”.

Clicca qui per visionare il volume integrale de “I numeri del Cancro 2024”.

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