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Il Covid ha riportato indietro il progresso umano di 5 anni

Tempo di lettura: 2 minuti

Secondo l’Organizzazione delle Nazione Unite – ONU una serie di crisi, Covid su tutte, ha riportato il pianeta indietro di 5 anni

Una serie di crisi, soprattutto per via del Covid, ha riportato indietro il progresso umano di 5 anni, alimentando un’ondata globale di incertezza. E’ quanto emerge da un rapporto dell’Organizzazione delle Nazione Unite – ONU secondo cui si stiamo assistendo ad una vera e propria battuta d’arresto per lo sviluppo umano. Secondo il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) l’Indice di sviluppo umano, ovvero una misura delle aspettative di vita, dei livelli di istruzione e degli standard di vita dei Paesi, è diminuito per due anni consecutivi (2020-2021), “cancellando i guadagni dei cinque anni precedenti”, come dichiarato dal presidente dell’UNPD, Achim Steiner.

“L’inversione di tendenza – si legge nel rapporto ONU – è quasi universale. Oltre il 90% dei Paesi ha registrato un calo nel punteggio dell’Indice di sviluppo umano nel 2020 e nel 2021. Più del 40% è diminuito in entrambi gli anni, a dimostrazione del fatto che per molti la crisi si sta ancora aggravando”. Anche Steiner ha commentato la situazione: “Questo significa che moriamo prima, siamo meno istruiti e che i nostri redditi stanno scendendo. Sono tre parametri che possono aiutare a farci un idea del motivo per cui così tante persone stanno iniziando a sentirsi disperate, frustrate e preoccupate per il futuro” – ha proseguito il coordinatore dell’UNPD. 

“Senza alcun dubbio, le prospettive per il 2022 sono cupe”


Le nazioni maggiormente virtuose rimangono Svizzera, Norvegia e Islanda, mantenendo il loro posto in cima alla lista. Al fondo invece, ci sono Sud Sudan, Ciad e Niger. Inoltre, sempre seguendo il rapporto ONU, mentre alcuni paesi avevano iniziato a riprendersi dalla pandemia, è esplosa la guerra in Ucraina, che con le sue conseguenze sta rendendo ancora più difficile la situazione. “Abbiamo avuto disastri e conflitti in precedenza. Ma la confluenza di ciò che stiamo affrontando in questo momento è una grave battuta d’arresto per lo sviluppo umano. Senza alcun dubbio, le prospettive per il 2022 sono cupe” – ha affermato ancora Steiner. 

Secondo il rapporto, è inoltre diminuita l’aspettativa di vita di quasi 2 anni, passata da 73 ani nel 2019, a 71,4 nel 2021. Altro fattori evidenziati sono stati il cambiamento climatico, la globalizzazione e la polarizzazione politica, fattori che hanno caratterizzato una forte crescita di insicurezza a livello globale. Secondo l’ONU sono tre le trasformazioni urgenti necessarie per il futuro: riduzione delle emissioni di CO2, meno disuguaglianza e maggiore sostenibilità. (Qui il rapporto integrale dell’ONU).

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