Uno studio americano ha quantificato in tre giorni il possibile periodo di incubazione della variante sudafricana
Il periodo di incubazione della variante Omicron potrebbe essere più breve rispetto alle altre: circa 72 ore. Questo risultato emerge dallo studio del Centers for Disease Control and Prevention e pubblicato sul New York Times. L’analisi in Nebraska poco prima che si registrasse negli Stati Uniti il primo caso della variante sudafricana.
Studiata un’intera famiglia, sei persone probabilmente positivi al Coronavirus, tra cui una persone, un uomo di 48 anni non vaccinato, tornato da poco da un viaggio in Nigeria. Il 2 dicembre il Nebraska Public Health Laboratory ha identificato la variante Omicron come la causa principale dell’infezione delle sei persone. Solo una di queste era completamente vaccinata e tutti erano già risultati positivi nell’anno precedente.
Dallo studio è emerso che potrebbero volerci tre giorni prima che si sviluppino i sintomi, diventino contagiose e risultino positive. Un periodo inferiore rispetto alla variante Delta e alle altre legate al Coronavirus originario. Non si può ancora definire, invece, per quanto tempo le persone rimangano contagiose alla variante Omicron.
Studi che continueranno ancora per andare a individuare tutte le caratteristiche di una variante che sta facendo paura.
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