In particolare, i soggetti con una malattia coronarica sono decisamente più vulnerabili all’esposizione passiva al calore rispetto agli individui sani. La conferma arriva da uno studio pubblicato sulla rivista ‘Annals of Internal Medicine’
Il caldo è dannoso per il cuore. In particolare, le persone affette da malattia coronarica risultano essere molto più vulnerabili all’esposizione passiva al calore rispetto a quelle sane. Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine e condotto dai ricercatori del Montreal Heart Institute. Il team di ricerca, guidato dallo scienziato Daniel Gagnon, ha coinvolto 20 giovani adulti sani, 20 anziani con malattia coronarica e 21 anziani sani. I partecipanti sono stati monitorati in laboratorio, dove sono stati esposti al calore finché la loro temperatura corporea non è aumentata di 1,5 gradi Celsius.
Il gruppo di ricerca ha analizzato il flusso sanguigno nelle arterie coronarie di tutti i partecipanti, scoprendo che questo parametro era direttamente influenzato dall’esposizione al calore, indipendentemente dall’età e dallo stato di salute dei soggetti. Gli esperti commentano che questi risultati indicano come le alte temperature possano aumentare lo stress sul muscolo cardiaco. Nei partecipanti con malattia coronarica, è stato inoltre osservato un maggiore tasso di ischemia miocardica asintomatica indotta dal calore. In particolare, sono stati rilevati sette episodi di ischemia, identificati attraverso prove di imaging.
Con l’aumento delle temperature medie globali, è fondamentale identificare le persone più vulnerabili alle ondate di calore. Gli esperti avvertono che l’esposizione a un caldo intenso può esercitare un notevole stress sul cuore, causando squilibri nel flusso sanguigno e potenzialmente innescando ischemie ed eventi cardiovascolari avversi. Gli scienziati concludono che il personale medico dovrebbe ricordare ai pazienti più vulnerabili l’importanza di riconoscere e prevenire l’ipertermia.
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