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Stare troppo tempo seduti comporta rischi al cuore

Tempo di lettura: 2 minuti

Trascorrere in media oltre 14 ore al giorno seduti può diventare pericoloso per il cuore, soprattutto per chi soffre già di problemi cardiaci. Ne parla un nuovo studio

È ormai risaputo che bastano 30 minuti al giorno di attività fisica per abbassare il rischio di infarto. Ma se proprio non si riesce a fare movimento, meglio allora dedicare il tempo al riposo piuttosto che restare seduti troppo a lungo. A suggerirlo è uno studio pubblicato su Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes da un gruppo di ricerca della Columbia University, guidato dal professor Keith Diaz, specialista in medicina comportamentale.

La ricerca ha coinvolto oltre 600 pazienti reduci da un infarto, monitorati per 30 giorni con un accelerometro da polso dopo la dimissione dall’ospedale. I dati hanno mostrato che chi trascorreva in media più di 14 ore al giorno seduto aveva il doppio delle probabilità di subire un nuovo evento cardiaco o un ricovero entro l’anno successivo. Anche una semplice attività leggera, come camminare lentamente, può dimezzare il rischio. Con un’attività più intensa, la riduzione del rischio sale fino al 61%. Il team ha anche scoperto che sostituire 30 minuti di sedentarietà con altrettanti minuti di sonno riduceva il rischio di un secondo evento del 14%.

“Dormire è meglio che stare seduti”spiega Diaz. “È un comportamento che aiuta corpo e mente a recuperare, soprattutto dopo un evento grave come un infarto. Molti pazienti fanno fatica a trovare il tempo o si sentono sopraffatti all’idea di esercitarsi. Il nostro messaggio è incoraggiante: anche dormire mezz’ora in più, invece che guardare la tv o stare al telefono, può favorire il recupero e ridurre il rischio. Per chi sta spesso sul divano, è un piccolo passo che può fare una grande differenza”.

Chi ha già avuto un infarto spesso evita l’attività fisica perché le normali sensazioni corporee che si avvertono durante il movimento possono essere facilmente confuse con i sintomi di un nuovo episodio cardiaco. Questo timore porta molti pazienti a limitare drasticamente il movimento, diventando estremamente sedentari proprio quando, invece, avrebbero più bisogno di restare attivi. Per queste persone, i classici 30 minuti al giorno di esercizio fisico non sono sufficienti: rappresentano infatti solo il 2% dell’intera giornata. In realtà, ogni tipo di movimento, anche di lieve intensità, apporta benefici durante il periodo di recupero dopo un ricovero. È quindi importante non restare seduti per lunghi periodi, anche se si pratica quotidianamente attività fisica. Alzarsi di frequente e fare qualche passo, anche semplicemente in casa, aiuta a proteggere la salute del cuore.

“Anche se l’esercizio offre i benefici maggiori, i nostri risultati sono incoraggianti anche per chi non ha tempo, capacità o voglia di allenarsi. Una vita sana dopo un infarto è più accessibile di quanto pensassimo: non è solo per chi frequenta la palestra”ha concluso Diaz.

Clicca qui per leggere l’estratto originale dello studio.

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