Una nuova combinazione, che sarà presto disponibile, riduce il rischio di progressione nei pazienti con tumore alla prostata ormonosensibile metastatico
Una nuova combinazione terapeutica si prepara a entrare nella pratica clinica per il trattamento del tumore della prostata metastatico ormonosensibile. Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia europea per i medicinali ha espresso parere favorevole all’autorizzazione di darolutamide – un inibitore orale del recettore degli androgeni – in associazione alla terapia di deprivazione androgenica (ADT). La decisione definitiva della Commissione europea è attesa nei prossimi mesi. Il via libera si basa sui dati dello studio di fase 3 ‘Aranote’, che ha evidenziato come darolutamide più ADT riduca del 46% il rischio di progressione radiologica o morte rispetto al placebo.
“Nel 2024, in Italia, sono state stimate circa 40.200 nuove diagnosi di tumore della prostata, il più frequente negli uomini nel nostro Paese” – afferma Orazio Caffo, Direttore dell’Oncologia all’Ospedale Santa Chiara di Trento. “L’impatto del carcinoma della prostata metastatico sulla quotidianità dei pazienti che sviluppano sintomi correlati alla malattia – aggiunge – può essere importante. Lo studio Aranote ha dimostrato che darolutamide, inibitore orale del recettore degli androgeni di nuova generazione, associato alla sola terapia di deprivazione androgenica riduce significativamente il rischio di progressione radiologica o di morte”.
“Questo inibitore dei recettori degli androgeni – prosegue l’esperto – ha dimostrato importanti benefici anche in termini di qualità di vita. Si ampliano, pertanto, gli strumenti terapeutici a disposizione dei clinici per il trattamento di una forma di carcinoma prostatico particolarmente insidiosa, consentendo di personalizzare ulteriormente le cure e aumentare così le opportunità per il singolo paziente“.
Il cancro alla prostata colpisce ogni anno oltre 40mila uomini in Italia, risultando il più comune nel sesso maschile e la quinta causa di morte oncologica a livello globale.
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