Italian Medical News

Un vaccino personalizzato per il cancro alla vescica

Tempo di lettura: 2 minuti

È in fase di sviluppo un innovativo protocollo sperimentale per i pazienti affetti da tumore alla vescica. Vediamo di che si tratta

A cura di Antonio Arigliani

Il Policlinico di Bari parteciperà a un innovativo protocollo sperimentale rivolto ai pazienti che soffrono di cancro alla vescica. Questo studio multicentrico internazionale prevede l’uso di un vaccino personalizzato, combinato con immunoterapia, per i pazienti sottoposti a intervento chirurgico per carcinoma uroteliale muscolo-invasivo ad alto rischio di recidiva.

“Sono entusiasta e orgogliosa di poter guidare il team uro-oncologico della nostra struttura in questo ambizioso trial clinico e di poter implementare il contributo del Sud Italia alla più moderna sperimentazione clinica in Oncologia”dichiara Mimma Rizzo, investigatore principale dello studio per l’Oncologia Medica del Policlinico di Bari. “Ringrazio la Direzione strategica del Policlinico di Bari – prosegue – per l’interesse manifestato e l’impegno profuso per l’attivazione competitiva del nostro centro ed il personale della nostra Unità Operativa dedicato alla sperimentazione clinica per l’entusiasmo e la dedizione quotidiana”

“Il carcinoma uroteliale – spiega la Dottoressa Rizzo – colpisce prevalentemente la vescica, ed è associato a un alto tasso di recidiva locale o a distanza con la terapia standard attualmente disponibile. Pertanto, è cruciale individuare una terapia post-chirurgica che possa ampliare significativamente le prospettive di guarigione dei nostri pazienti”.

Un vaccino su misura per ogni paziente

Il vaccino è progettato su misura per ogni paziente, basandosi sulle mutazioni specifiche identificate nel campione istologico. Si tratta di un vaccino a base di mRNA (RNA messaggero), che permette la produzione di proteine mirate a stimolare il sistema immunitario del paziente, così da riconoscere e combattere le cellule tumorali, con l’obiettivo di modificare il decorso naturale della malattia.

“Siamo orgogliosi di poter offrire al Policlinico di Bari l’accesso a terapie innovative e personalizzate, dimostrando ancora una volta l’impegno nella ricerca e nell’adozione di trattamenti d’avanguardia grazie alla presenza di ricercatori clinici di alto profilo scientifico” commenta il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce. “Questo progetto – continua – rappresenta un passo significativo per l’intero territorio da cui potranno arrivare i pazienti candidabili”.

Potrebbe interessare anche Autorizzato il primo vaccino a mRna contro il virus sinciziale

cancro alla vescica
Condividi:
italian medical news
ISCRIVITI Subito ALLA NEWSLETTER
non perderti le news!
ISCRIVITI Subito ALLA NEWSLETTER
non perderti le news!