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Telefono Azzurro, in aumento i disturbi da iperconnessione

Tempo di lettura: 2 minuti

Studio di Telefono Azzurro: in crescita i disturbi nella fascia d’età 12-18 anni

Telefono Azzurro ha reso noti i dati della ricerca sulle nuove opportunità e i rischi per giovani e genitori in relazione alla trasformazione digitale. Uno studio che sarà presentato in occasione del Safer Internet Day e condotto da Doxa Kids. Emerso uno spaccato interessante in termini di disturbi nella fascia d’età compresa tra i 12 e i 18 anni.

Durante il 2021, il Centro di Ascolto e Consulenza 19696 di Telefono Azzurro – informa una nota – ha gestito 192 casi con problematiche relative all’area Internet. Per una media di 16 casi al mese, con una prevalenza di casi relativi a situazioni di cyberbullismo (28%) e sexting (17%). In più di 2 casi su 10, si parla anche di problematiche legate alla salute mentale. Principalmente ideazione suicidaria (28%), paure, ansia e fobie (26%), atti autolesivi (23%), depressione (19%). Nel 2021, il servizio 19696 ha aiutato 211 minori in difficoltà. Quasi uno su due (46%) nella fascia 11-14 anni e il 38 % nella fascia 15-17.

Sempre nel 2021, il Servizio 114 Emergenza Infanzia promosso dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia e gestito da Telefono Azzurro, è venuto in contatto con 320 casi con problematiche relative all’area Internet, con una media di 26 casi al mese (circa 1 caso al giorno), più del doppio rispetto all’anno precedente, quando erano stati 132. L’iperconnessione che ha caratterizzato il primo periodo pandemico e i potenziali rischi correlati possono aver verosimilmente inciso su questo dato. Numerosi i casi di sextortion gestiti dal Servizio 114.

Tra i disturbi più frequenti paure, ansie, fobie e depressione

In oltre il 25% dei casi, il Servizio 114 ha interessato i servizi territoriali, principalmente le Forze dell’ordine e l’Autorità Giudiziaria. A testimonianza della caratterizzazione emergenziale delle richieste di aiuto poste al Servizio. “Da questa vasta esperienza sul campo, nascono le domande che Telefono Azzurro ha voluto rivolgere ai giovani con la ricerca commissionata a Doxa Kids”, spiega ad Ansa Ernesto Caffo, docente di neuropsichiatria infantile e presidente di Telefono Azzurro.

La grande sfida di oggi è essere vicini a giovani, genitori ed educatori per promuovere e insegnare un approccio corretto al digitale, coinvolgendo anche istituzioni e aziende, chiamate a ripensare regole e approcci al mondo online, come parte integrante del processo formativo e di socializzazione dei minori. Grazie ai suoi 33 anni di esperienza nell’ascolto di bambini e adolescenti, Telefono Azzurro – prosegue Caffo – intende porsi come interlocutore esperto nel cambiamento in atto”.

La ricerca ha coinvolto un campione di 855 genitori e 815 giovani tra i 12 e i 18 anni intrevistati tra il 25 Gennaio e il 1 Febbraio 2022. “Globalmente, ciò che salta all’occhio è una consapevolezza dei rischi da parte dei ragazzi che forse non ci aspettavamo. E che è spesso maggiore di quella dei loro genitori. Colpisce inoltre il ruolo attivo che i giovani chiedono di poter utilmente giocare nei confronti di istituzioni e aziende per aiutarle a rendere Internet un luogo più sicuro“, conclude la nota di Telefono Azzurro.

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