Il diuretico bumetanide sembra esercitare effetti positivi sui disturbi dello spettro autistico, ripristinando i comportamenti sociali
Uno studio condotto dai ricercatori della University of Texas Health Science Center di San Antonio e dell’Hirosaki University, recentemente pubblicato su Genomic Psychiatry, ha evidenziato il potenziale del diuretico bumetanide nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico. Sperimentazioni su modelli murini hanno mostrato che il farmaco può migliorare i comportamenti sociali, agendo sulla regolazione dei livelli di cloruro nei neuroni. Questo meccanismo sembra ripristinare i normali schemi di comunicazione sociale neonatale nei cuccioli affetti dalla mutazione X fragile.
“I nostri risultati rivelano un’affascinante dissociazione tra la comunicazione sociale precoce e il comportamento sociale successivo” – ha affermato Noboru Hiroi, autore senior dello studio. “Mentre la bumetanide normalizza efficacemente la comunicazione sociale precoce – prosegue l’esperto – i suoi effetti sull’interazione sociale post-puberale suggeriscono che questi comportamenti potrebbero svilupparsi attraverso meccanismi diversi o che i trattamenti potrebbero avere un impatto differenziale sulle componenti neonatali e post-puberali dei disturbi dello sviluppo neurologico”.
Per analizzare i cambiamenti nelle vocalizzazioni dei cuccioli, gli scienziati hanno utilizzato sofisticate analisi computazionali. Gli esperti hanno scoperto modelli specifici che potrebbero prevedere il comportamento sociale successivo, aprendo potenzialmente nuove strade per strategie di intervento precoce.
“Ciò che rende questo studio particolarmente interessante è il nostro utilizzo di un modello di topo congenico, che ci consente di attribuire cambiamenti comportamentali specificamente alla mutazione della X fragile“ – ha spiegato Kazuhiko Nakamura, coautore della ricerca. “Ciò fornisce informazioni molto più chiare sui meccanismi sottostanti la condizione” – ha aggiunto Nakamura.
Lo studio ha rivelato che specifici modelli di vocalizzazione nei cuccioli neonati possono anticipare il loro comportamento sociale in età puberale. Inoltre, il trattamento con bumetanide mostra effetti distinti a seconda della fase dello sviluppo: nelle prime fasi, un intervento precoce sembra influenzare in modo complesso e mirato l’evoluzione delle interazioni sociali.
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