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Covid, ecco le linee guida per il rientro a scuola

Tempo di lettura: 2 minuti

Il documento, che riguarda le scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione, prevede una serie di misure di base e altre da valutare in base all’evoluzione della pandemia

Pubblicate ufficialmente le ‘indicazioni strategiche ad interim per preparedness e readiness ai fini di mitigazione delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico’. Questo è il nome del neo documento, che riguarda le scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione. A redarlo è l’Iss – Istituto superiore di sanità insieme ai ministeri della Salute e dell’Istruzione e alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Nel documento si propongono, da un lato, le misure standard di prevenzione per l’inizio dell’anno scolastico che tengono conto del quadro attuale; dall’altro lato, ulteriori interventi da modulare progressivamente in base alla valutazione del rischio e al possibile cambiamento del quadro epidemiologico. (Qui il documento integrale).

Tra le principali misure di prevenzione di base per la ripresa scolastica rimane ovviamente la necessità di lavarsi costantemente le mani. La novità, è l’utilizzo di dispositivi di protezione respiratoria (FFP2) solo per personale scolastico e alunni che sono a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19. La permanenza a scuola poi sarà consentita solo senza sintomi/febbre e senza test diagnostico per la ricerca di SARS-CoV-2 positivo. Prevista inoltre sanificazione periodica in tutte le scuole ed eventualmente straordinaria in caso di contagi confermati. Dovranno esserci poi, in tutte le strutture scolastiche, ricambi d’aria frequenti.

Il documento individua poi, in caso di eventuali importanti cambiamenti del quadro epidemiologico, un’altra serie di misure maggiormente restrittive. Tra queste, il distanziamento di almeno un metro, ove le condizioni logistiche e strutturali lo consentano. Precauzioni varie, poi, nei momenti a rischio di aggregazione oltre ad un importante aumento di frequenza di sanificazione. L’uso delle mascherine dipenderebbe invece dai diversi contesti e dalle diverse fasi della presenza scolastica.

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