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Alla scoperta della cupping therapy

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L’antichissima terapia, che nasce addirittura ai tempi dell’antica Cina, è utilissima nel trattamento dei dolori muscolo-scheletrici

La cupping therapy è una particolare terapia adoperata per lenire i tipici dolori muscolari che spesso interessano gli sportivi. La terapia, consiste nell’applicare delle precise coppette in plastica resistente (o anche in vetro) in corrispondenza delle aree di dolenzia generando il vuoto all’interno dello spazio coperto dalla coppetta. A spiegare dettagliatamente la terapia è il Dott. Mattia Bisconti, fisioterapista e presidente del gruppo di Terapia Manuale dell’AIFI – Associazione Italiana Fisioterapisti. L’esperto, ha rilasciato una serie di dichiarazioni ai microfoni di Sanità Informazione.

“Il cupping therapy, o coppettazione è stato sdoganato soprattutto negli ultimi anni da parte degli sportivi – spiega Bisconti. In realtà è una tecnica tutt’altro che recente. Già migliaia di anni fa, nell’antica Cina iniziarono a diffondersi le prime tecniche di cupping therapy, utilizzate per trattare dolori muscolo-scheletrici. Dunque le patologie interessate erano, ad esempio, lombalgia, lombosciatalgia, mal di schiena in generale, dolori cronici e persino malattie respiratorie. Oggi, viene utilizzata soprattutto per trattare dolori muscolari”.

“La terapia – prosegue l’esperto – consiste nell’applicare delle particolari coppette in plastica resistente o in vetro sulla cute, in corrispondenza delle aree di dolenzia, generando il vuoto all’interno dello spazio coperto dalla coppetta. Esistono differenti strategie e protocolli di trattamento. L’applicazione delle coppette dura da 5 a 15 minuti ed è utilizzata in ambito ortopedico, in fisiatria e in fisioterapia“.

Attenzione ai possibili effetti avversi

“Nonostante il cupping therapy possa apparire una tecnica priva di controindicazioni, queste invece esistono. Il principio su cui si basa questa tecnica – prosegue – è il miglioramento della circolazione sanguigna nelle zone trattate. Dunque, maggiore è il tempo di applicazione, maggiore è il rischio che si presentino effetti avversi come ematomi o emorragie. In casi estremi può anche capitare un peggioramento del disturbo che si intendeva curare. Bisogna quindi prestare molta attenzione alla corretta tempistica è modalità di applicazione oltre a procedere ad una corretta anamnesi del paziente”.

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Cupping therapy
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