Italian Medical News

Ecco perché l’insonnia aumenta il rischio di obesità

Tempo di lettura: 2 minuti

La carenza di sonno altera gli ormoni dell’appetito: aumenta la fame e riduce la sazietà, favorendo un eccesso calorico e l’aumento di peso

Un italiano su tre dorme meno di sei ore per notte, con ripercussioni negative sul metabolismo e un aumento del rischio di obesità. L’Accademia Italiana Medicina del Sonno (AIMS) evidenzia come la privazione del sonno influenzi gli ormoni che regolano l’appetito, intensificando la sensazione di fame e riducendo quella di sazietà. Questo squilibrio ormonale porta a un maggiore consumo di calorie e, di conseguenza, a un incremento del peso corporeo. Inoltre, il sovrappeso può causare apnee notturne, peggiorando il riposo e alimentando un circolo vizioso di stanchezza e maggiore assunzione di cibo. Rispettare il proprio ritmo circadiano e mangiare sano, potrebbe essere la soluzione.

“Il sonno è un fattore chiave nella regolazione del peso corporeo” afferma Luca Piretta, medico gastroenterologo, nutrizionista e professore di allergie e intolleranze alimentari presso l’Università Campus Bio Medico di Roma. “Studi scientifici – spiega l’esperto – hanno dimostrato che una cattiva qualità del sonno altera il bilancio energetico, portando a scelte alimentari poco salutari e a un aumento del rischio di obesità. Non si tratta solo di quanto si mangia, ma anche di quando e come. Mantenere un corretto ritmo circadiano e adottare abitudini alimentari sane è essenziale per prevenire problemi metabolici e migliorare la qualità della vita. E in questo senso, assumere le dosi consigliate di dolcificanti, riducendo la quantità di zuccheri semplici assunti, può contribuire a ridurre l’apporto calorico complessivo, coadiuvando uno stile di vita sano”.

Quasi 13 milioni e mezzo di italiani soffrono di insonnia

Secondo l’AIMS, circa 13,4 milioni di italiani soffrono di insonnia, non riuscendo a dormire le 7-8 ore raccomandate per il benessere psico-fisico. L’obesità interessa quasi 6 milioni di persone nel Paese, con un incremento di circa 1,6 milioni di casi rispetto a vent’anni fa. In occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità (4 marzo), Piretta, in collaborazione con il Gruppo di lavoro Edulcoranti di Unione Italiana Food, ha elaborato cinque consigli pratici per migliorare la qualità del sonno e prevenire l’obesità. Tra le strategie suggerite, il rispetto del ritmo circadiano, un bilanciato apporto calorico nell’arco della giornata e l’evitare pasti abbondanti nelle ore serali.

Anche la scelta degli alimenti gioca un ruolo cruciale nel favorire un riposo di qualità. Alcuni cibi, come cereali, pesce azzurro, frutta secca e verdure a foglia verde, contribuiscono a migliorare il sonno, mentre altri, tra cui carne rossa, formaggi stagionati, caffeina, cioccolato e alcolici, possono comprometterlo. Per chi ama i dolci, sostituire lo zucchero con dolcificanti può aiutare a limitare gli sbalzi glicemici, che possono influenzare negativamente il riposo. Inoltre, una corretta idratazione durante la giornata è essenziale, ma è consigliabile evitare di bere eccessivamente prima di coricarsi per ridurre il rischio di frequenti risvegli notturni.

Potrebbe interessare anche L’insonnia è causa-effetto di ansia e depressione

insonnia

Condividi:
italian medical news
ISCRIVITI Subito ALLA NEWSLETTER
non perderti le news!
ISCRIVITI Subito ALLA NEWSLETTER
non perderti le news!