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EMA, via libera a Novavax: in arrivo il quinto vaccino

Tempo di lettura: 2 minuti

Da gennaio Novavax sarà utilizzabile: si tratta di un vaccino proteico

Il 2022 sarà l’anno dell’introduzione di un nuovo vaccino che farà il suo esordio in Europa e quindi anche in Italia. Si tratta di Novavax che ha avuto il via libera dall’EMA. Si tratta di un vaccino proteico, ben diverso da Pfizer e Moderna. E questo potrebbe convincere anche i più scettici che sono rimasti lontani dalla compagna.

Novavax punta sull’utilizzo delle proteine: prevede la somministrazione di due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra. Si tratta di una soluzione che aiuta a rafforzare la risposta immunitaria. Il sistema immunitario identifica la proteina come estranea e produce delle difese naturali, anticorpi e cellule T. Ciò aiuterà in caso di contatto col covid. Visto che il sistema immunitario riuscirà ad individuare e riconoscere la proteina Spike aggredendola e difendendo il corpo. Gli studi clinici effettuati hanno dimostrato l’efficacia di Novavax nei soggetti di età superiore ai 18 anni. Coinvolte 45mila persone negli studi con un’efficacia, dato del primo studio, del 90.4%.

Novavax può essere la soluzione ideale per convincere tutti gli scettici

Ciò significa – evidenzia l‘EMA in una nota – che il vaccino ha avuto un’efficacia importante in questo studio. Anche il secondo studio condotto nel Regno Unito ha mostrato una riduzione simile del numero di casi sintomatici di Covid-19. Un divario tra chi ha ricevuto Nuvaxovid (10 casi su 7.020 persone) rispetto a chi ha ricevuto placebo (96 su 7.019), con un’efficacia dell’89,7%”.

Presi insieme, dunque, i risultati dei due studi mostrano un’efficacia del vaccino per Nuvaxovid di circa il 90%.

Attualmente sono disponibili dati limitati sull’efficacia di Nuvaxovid contro altre varianti preoccupanti, inclusa Omicron”.

Le prime dosi del vaccino anti-Covid di Novavax dovrebbero arrivare ai Paesi membri dell’Ue nei primi mesi del 2022, poiché le capitali ne hanno ordinate per il primo trimestre 2022 circa 27 milioni di dosi“, specifica la commissione europea.

Gli effetti indesiderati osservati con Nuvaxovid negli studi – spiega l’EMAsi sono manifestati in maniera lieve o moderata e sono scomparsi entro un paio di giorni dopo la vaccinazione. I più comuni sono risultati sensibilità o dolore al sito di iniezione. Stanchezza, dolori muscolari, mal di testa, sensazione generale di malessere, dolori articolari e nausea o vomito. La sicurezza e l’efficacia del vaccino saranno monitorate man mano che sarà utilizzato in tutta l’Ue, attraverso il sistema di farmacovigilanza dell’Unione e ulteriori studi da parte dell’azienda e delle autorità europee“.

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