Il documento riepiloga in modo chiaro e schematico le azioni da intraprendere quando i farmaci sono carenti o indisponibili
A cura di Davide Pezza
Sul sito dell’AIFA è stato pubblicato il libretto “NON SI TROVA”, documento che offre alcune indicazioni chiare per pazienti e professionisti sotto forma di risposte agli interrogativi che emergono in caso di irreperibilità di un farmaco. Il documento, sviluppato nell’ambito del Tavolo Tecnico sulle indisponibilità, che coinvolge le principali sigle rappresentative dell’intera filiera del farmaco e a cui partecipa anche la Federazione, ribadisce la distinzione tra carenza e indisponibilità. Inoltre, riepiloga in modo chiaro e schematico le azioni da intraprendere per gestire correttamente le due diverse situazioni.
Quando un farmaco è carente, ossia irreperibile su tutto il mercato nazionale a causa di difficoltà produttive dichiarate dall’azienda, il farmacista può consultare l’Elenco dei farmaci carenti pubblicato sul sito dell’Agenzia per trovare indicazioni su come sopperire alla mancanza. Se il farmaco non appare nell’elenco dei farmaci carenti dell’AIFA, la sua assenza in farmacia potrebbe essere dovuta a una discontinuità locale nella distribuzione (indisponibilità). In questo caso, il farmacista può segnalare la mancanza alle Regioni e Province Autonome, che effettueranno le verifiche necessarie per valutare la disponibilità del prodotto. Nel frattempo, il farmacista potrà ordinare direttamente il farmaco all’azienda che lo commercializza, seguendo le procedure di legge a tutela del paziente.
Infine, il documento menziona esplicitamente l’attività galenica come una strategia importante per contrastare il fenomeno delle carenze. Ricorda che “in alcuni casi, il medico può prescrivere un galenico per sopperire alla carenza di un farmaco, a condizione che il principio attivo sia descritto nelle Farmacopee dei paesi dell’UE o sia contenuto in farmaci prodotti industrialmente e autorizzati nell’UE; sono sempre esclusi i principi attivi contenuti in farmaci la cui autorizzazione è stata revocata o non confermata per motivi legati ai rischi d’impiego (Art. 5, L. n. 94/1998)”.
Clicca qui per visionare il documento originale.
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