Il Festival è stato organizzato da Federcasse insieme a Confcooperative, NeXt e SEC
Si è chiusa a Firenze, Palazzo Vecchio, la Terza Edizione (24-26 settembre 2021) del “Festival Nazionale dell’Economia Civile, Alla ricerca di senso. Persone, lavoro, relazioni”. Il Festival è nato da un’idea di Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) che lo promuove insieme a Confcooperative. Organizzazione e progettazione con NeXt (Nuova Economia Per Tutti) e SEC (Scuola di Economia Civile) e con il contributo di Fondosviluppo.
Chiudendo la tre giorni fiorentina Leonardo Becchetti, Direttore del Festival Nazionale dell’Economia Civile e Cofondatore di NeXt Nuova Economia per Tutti ha sottolineato che “ci sono tanti modi per creare una nuova economia, a partire dalla cittadinanza attiva e la partecipazione dal basso. Ci sono tante imprese che mettono insieme il risultato del profitto con la sostenibilità e l’inclusione sociale. Sono però necessarie anche nuove regole, soprattutto nel commercio internazionale.
C’è infatti il rischio che l’Europa sia la prima della classe, ma con costi di lavoro e ambientali troppo alti. Senza badare a un fisco esigente. Il rischio è l’allontanamento di molte imprese che preferirebbero andare a produrre altrove. Luoghi dove magari i costi di gestione sono nettamente più bassi per via dello sfruttamento del lavoro. Oppure mettendo la sede in paradisi fiscali con concorrenza sleale. Contro questo rischio, noi proponiamo una border tax, ora appoggiata anche dall’Europa, che è fondamentale per dare regole del gioco al mondo del mercato“.
Tanti i temi trattati nel corso della tre giorni di sviluppo del Festival dell’economia
Per Augusto dell’Erba, Presidente di Federcasse “se vogliamo la ripopolazione dei borghi in ottica di digitalizzazione, saranno fondamentali le infrastrutture del digitale, come l’incremento della banda larga oltre ad un’implementazione dello smart working. Ma sarà importante investire sul lavoro, perché tutto questo è vincolato alla creazione di nuove opportunità lavorative. Possiamo avere anche le migliori infrastrutture, ma senza lavoro i borghi si spopolano. Occorrono normative europee che consentano alle banche di prossimità di creare finanza sul lavoro, finanziando il lavoro autonomo, pubblico e delle imprese”.
Sostiene Anna Manca, Vicepresidentessa di Confcooperative che “la parità di genere nel mondo economico, politico e sociale, è un tema portante per Confcooperative. Senza dimenticare il valore delle donne. Dovrebbe esserlo per l’intero Paese. Senza una valorizzazione del talento femminile, infatti, sarà difficile raggiungere lo sviluppo di cui tanto si parla. In definitiva vanno valorizzate le competenze, ma facilitando al contempo un’organizzazione del lavoro che comprenda l’inclusione lavorativa. Tutto ciò, però, non deve ricadere solo su imprese a famiglie. Bisogna affrontare la cosa con la struttura di un tavolo a tre gambe: impresa, istituzioni e famiglia. L’infrastrutturazione sociale, infatti, significa liberare quel tempo che le donne possono dedicare allo sviluppo della nostra comunità”.
Durante il meeting è stata osservata l’importanza della figura femminile nello sviluppo dell’economia
Per Giovanni Battista Costa, Presidente NeXt Nuova Economia per Tutti “il consumo responsabile è un concetto culturale e globale molto importante. Al suo interno ha diverse sfaccettature, ma due sono fondamentali. La prima è scegliere prodotti derivanti da una filiera etica dal punto di vista di tutela lavorativa. La seconda ci porta ad acquistare prodotti nel rispetto dell’ambiente”.
Sostiene, infine, Elena Granata Professoressa di Urbanistica al Politecnico di Milano e Vicepresidentessa SEC che “se vogliamo cambiare l’economia, dobbiamo partire dalla scuola. Dobbiamo quindi cambiare gli insegnanti, i modi in cui si comunicano i contenuti della didattica e soprattutto il metodo. Durante il Festival abbiamo fatto riferimento alle tre E: empatia, esperienza ed emulazione. Su questo si deve basare il nuovo modello di insegnamento“.
Valutato anche il ruolo della comunicazione come elemento portante delle idee promosse
Il Festival si propone di organizzare incontri, forum e corsi di formazione dedicati agli operatori dell’informazione. Serve ripensare al ruolo della comunicazione come elemento portante delle idee promosse in questa nuova visione dell’economia
L’informazione e la comunicazione possono dare speranza. Raccontare notizie positive può risultare più difficile. Lo sforzo è quello di renderle attrattive, per il pubblico, comunicando la gioia e la soddisfazione di chi le racconta. L’informazione come strumento funzionale per comunicare e divulgare in maniera corretta i principi fondanti di uguaglianza e rispetto del lavoro, che l’economia civile intende sostenere.
Potrebbe anche interessare “Combattere le disuguaglianze”: meeting per la ripartenza post pandemia