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L’inquinamento ha ridotto drasticamente le nostre difese immunitarie

Tempo di lettura: 2 minuti

Un nuovo studio della Columbia University mostra i danni causati dall’inquinamento, in particolare sul sistema immunitario polmonare. Lo studio è stato pubblicato su ‘Nature Medicine’

A cura di Antonio Arigliani

Sono davvero tanti i danni causati dall’inquinamento: non solo al nostro pianeta, ma anche alla nostra salute. Gli studi in merito sono ormai numerosi, molto chiari e se ne aggiungono sempre nuovi. L’ultimo, condotto da un team della Columbia University e pubblicato su Nature Medicine, segnala l’ennesimo effetto collaterale dello smog, in particolare sul sistema immunitario polmonare. Nello specifico, i ricercatori hanno analizzato il tessuto immunitario polmonare di 84 donatori di organi, di età compresa tra i 11 e 93 anni. 

La ricerca ha scoperto che con l’avanzare dell’età i linfonodi polmonari (i quali filtrano sostanze estranee e contengono cellule immunitarie) si caricano di particolato, ovvero un tipo di inquinante emesso soprattutto dallo scarico dei veicoli e dalle centrali elettriche. Questa sostanza si accumula nel tempo nei tessuti immunitari dei polmoni e tale meccanismo spiegherebbe dunque l’indebolimento della funzione immunitaria respiratoria che si nota negli anziani, indebolimento che fino ad ora veniva imputato solo al processo di invecchiamento. 

Sarebbe dunque l’effetto ripetuto negli anni di questo accumulo a creare una serie di danni irreversibili. Danni che si traducono in una compromissione delle difese immunitarie dei polmoni. Le immagini dello smog accumulato nei campioni di tessuto umano (visibili sull’estratto dello studio) sono impressionanti. Anche gli stessi ricercatori si sono stupidi di quanto scoperto, come dichiarato da una delle principali figure dello studio, Donna Farber. “Quando abbiamo esaminato i linfonodi delle persone – ha dichiarato l’esperta – siamo rimasti colpiti da quanti dei linfonodi nel polmone apparivano di colore nero. Mentre quelli nel tratto gastrointestinale e in altre aree del corpo erano del tipico colore beige”.

“Questi risultati possono informare il modo in cui monitoriamo e studiamo il nostro sistema immunitario”

I linfonodi ospitano una serie di cellule immunitarie, comprese i macrofagi, che sono in grado di ‘divorare’ agenti patogeni e altri detriti, incluso il particolato. Ma nel momento in cui i linfonodi risultano pieni di particolato, la produzione di citochine da parte dei macrofagi diminuisce e le cellule iniziano a ridurre la propria capacità di fagocitare le sostanze estranee. Lo studio mostra proprio questo: le persone anziane hanno accumulato così tanto particolato che potrebbero non essere in grado di farlo più, compromettendo la loro capacità di gestire il materiale inalato

“In questo modo – si legge nello studio – le persone anziane sono altamente vulnerabili agli agenti patogeni che infettano le vie respiratorie. Crediamo quindi che le politiche per limitare le emissioni di carbonio non solo migliorino il clima globale, ma preservino anche il nostro sistema immunitario e la sua capacità di proteggere dagli agenti patogeni attuali attuali ed emergenti e di mantenere la salute e l’integrità dei tessuti. I nostri risultati forniscono una prova diretta che l’ambiente può avere effetti cumulativi e negativi sul nostro sistema immunitario. Questi risultati – concludono – possono informare il modo in cui monitoriamo e studiamo il nostro sistema immunitario.”

Clicca qui per leggere l’estratto originale dello studio.

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