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Liste di attesa: è sempre più record negativo

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Fino a 735 giorni di attesa per un ecodoppler cardiaco. Nuovi numeri emergono dal report “La Salute Non Può Attendere” realizzato da Federconsumatori

Fino a 735 giorni di attesa per un ecodoppler cardiaco in Lombardia e 612 giorni in classe B per una visita endocrinologica in Sicilia. Ritardi, disparità e mancanza di trasparenza, oltre a migrazioni dal Sud al Nord per cercare servizi sanitari migliori e un aumento del ricorso alla sanità privata. Sono solo alcuni dei dati e dei numeri critici emersi dal monitoraggio nazionale sulle liste di attesa realizzato da Federconsumatori e intitolato ‘La Salute Non Può Attendere’.

 Il report ha riguardato tutte le Regioni e Province Autonome (Trento e Bolzano), 41 Aziende Sanitarie Locali di aree metropolitane e periferiche delle grandi città e 13 Aziende Ospedaliere. Solo tre regioni (Toscana, Emilia-Romagna e Umbria) hanno migliorato i tempi di performance nel primo quadrimestre 2024, rispetto al 2023. Peggiorano, invece, Lazio, Puglia e Veneto. In particolare, riguardo visite specialistiche ed esami diagnostici, criticità rilevate anche in Lombardia con attese che possono arrivare sino a 735 giorni per una ecodoppler cardiaca (Ospedale di Magenta) e in Sicilia (612 giorni di attesa in classe B, per una visita endocrinologica, nell’Asl di Messina).

A pesare sono i tagli alla sanità e la carenza di personale

“Un Paese in grave affanno da Nord a Sudsi legge nel reportcon le Regioni del Mezzogiorno e delle Isole nelle quali si riscontra un aggravamento delle emergenze strutturali nell’erogazione delle prestazioni sanitarie”. Pesano molto i tagli alla sanità e la carenza di personale che “continuano a produrre ritardi e disservizi nel governo della domanda di prestazioni, mentre aumentano i costi di produzione dei servizi”. A pesare sono anche le disuguaglianze economiche, sociali e territoriali che condizionano l’accesso alle cure.

È necessaria una maggiore trasparenza nella pubblicazione e comprensione dei dati anche per i non addetti ai lavori, insieme a misure di controllo e partecipazione dei cittadini nella valutazione della quantità e qualità dei servizi erogati. Federconsumatori ha inoltre evidenziato l’importanza dell’informazione e della tutela promosse a livello nazionale con la campagna ‘Stop liste di attesa’ che, attraverso gli Sportelli della salute, sta fornendo supporto e soluzioni ai cittadini che subiscono i lunghi tempi di attesa.

Fonte.

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