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Malattie croniche intestinali, arrivano speranze da un noto farmaco

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Il farmaco, già utilizzato per il trattamento della psoriasi, è in grado di legarsi in modo dose-dipendente alle cellule mieloidi1 CD64+a, la causa principale di infiammazione intestinale provocata da IL-23

Emerge il meccanismo d’aziona particolare del farmaco guselkumab in caso di malattie croniche intestinali. Gli studi MODIF-Y in vitro dimostrano un meccanismo di legame particolare ed efficiente del nuovo farmaco. I risultati, infatti, dimostrano che guselkumab è in grado di legarsi in modo dose-dipendente alle cellule mieloidi1 CD64+a, la causa principale di infiammazione intestinale provocata da IL-23. 

“Questi dati forniscono nuove informazioni sul meccanismo d’azione di guselkumab – ha dichiarato l’autore dello studio, Raja AtreyaPotrebbero contribuire allo sviluppo di nuovi trattamenti per le malattie infiammatorie croniche intestinali. È importante notare che questi dati dimostrano la capacità unica di guselkumab di legarsi alle principali cellule coinvolte nell’infiammazione, neutralizzando l’IL-23 nel microambiente tissutale locale in cui viene prodotto, suggerendo un miglioramento del funzionamento”. I risultati mostrano la capacità di guselkumab di avere un doppio legame che consente di legarsi simultaneamente con il CD64 neutralizzando così il IL-23 alla fonte, differenziandolo all’interno della classe degli inibitori IL-23p191. 

“Continuiamo a studiare il meccanismo d’azione di guselkumab per comprendere meglio le differenze di funzionamento rispetto agli altri inibitori dell’IL-23, così come le crescenti complessità delle malattie immuno-mediate come le malattie infiammatorie croniche intestinali, in modo che gli operatori sanitari abbiano una varietà di opzioni terapeutiche da poter prendere in considerazione” – ha dichiarato Dan Cua, co-autore dello studio

Il farmaco è già utilizzato per il trattamento della Psoriasi

Sono in corso ulteriori studi su guselkumab per esaminare il possibile trattamento di pazienti adulti con malattie infiammatorie croniche intestinali, che includono studi di fase 3 nella malattia di Crohn e nella colite ulcerosa. Sviluppato da Janssen, guselkumab è il primo anticorpo monoclonale completamente umano, approvato e rimborsato in Italia sia in Psoriasi a placche (Pso) che in artrite psoriasica (PsA), che si lega selettivamente alla subunità p19 dell’IL-23 e inibisce la sua interazione con il recettore.

Guselkumab è approvato nell’Unione Europea per il trattamento di pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a severa che sono candidati a una terapia sistemica e, da solo o in associazione a metotrexato, per il trattamento della PsA attiva in pazienti adulti che hanno avuto una risposta inadeguata o che hanno mostrato intolleranza a una precedente terapia a base di DMARD. È anche approvato negli Usa, in Canada, in Giappone e in altri paesi per il trattamento di adulti con Pso da moderata a grave, che possono beneficiare dell’assunzione di iniezioni o pillole (terapia sistemica) o della fototerapia (trattamento con luce ultravioletta), e per il trattamento di pazienti adulti con PsA attiva.

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