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Malattie del cuore, la chiave per evitarle è la diagnosi precoce

Tempo di lettura: 2 minuti

La prevenzione risulta fondamentale per salvaguardare qualità e durata della vita, soprattutto per la popolazione anziana

L’adozione di un piano di screening regolare avrebbe l’effetto di salvare migliaia di persone affette da problemi al cuore. A rivelarlo è uno studio della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGe). Il lavoro, intitolato ‘PREVASC’ evidenzia il valore fondamentale della diagnosi precoce per la salute del cuore e si è posto l’obiettivo di individuare la prevalenza e la gravità di cardiopatie diffuse tra gli anziani, quali fibrillazione atriale, scompenso cardiaco e malattie valvolari. 

Lo studio ha coinvolto circa 1.200 persone over 65 situati in dieci ‘borghi del cuore’, ovvero dei piccoli comuni con meno di 30.000 abitanti di diverse regioni italiane. I 1.200 partecipanti sono stati quindi sottoposti a visita cardiologica ed elettrocardiogramma (ECG) seguito, in caso di anomalie, da un ecocardiogramma. Dallo studio è emersa la presenza di fattori di rischio cardiovascolare del tutto ignorati dai soggetti che hanno partecipato allo screening. Su 1.200 persone esaminate oltre 8 su 10 soffrivano di ipertensione, il 19% di diabete, il 56% di dislipidemia (alterazione nella quantità dei grassi nel sangue). Inoltre, in quasi un anziano su tre sono state riscontrate anomalie della valvola aortica e, nel 34% dei casi, anomalie della valvola mitralica.

Il commento degli autori

Niccolò Marchionni, presidente della Società italiana di cardiologia geriatrica, commenta: “Tutte queste nuove diagnosi con sintomi silenti e fattori di rischio, per cui gli anziani esaminati non erano in trattamento, avrebbero generato negli anni successivi patologie cardiache clinicamente rilevanti. La prevenzione è fondamentale per salvaguardare qualità e durata della vita della popolazione anziana”.

Alessandro Boccanelli, vicepresidente della SICGe e coordinatore dello studio PREVASC, aggiunge: “Lo screening cardiologico è facilmente adottabile. Per una diagnosi tempestiva delle patologie cardiovascolari si può auscultare il cuore con un fonendoscopio e, nel caso si identifichi un sospetto, procedere a successivi esami più semplici come un elettrocardiogramma o più approfonditi, come un ecocardiogramma. Purtroppo – conclude l’esperto – questa pratica non è inclusa tra i controlli effettuati nella normale routine medica”.

Fonte: sito web SICGe

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