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Mieloma multiplo, efficace nuova combinazione

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Buone notizie per il trattamento del mieloma multiplo: nuova combinazione di farmaci mostra effetti significativi rispetto all’attuale standard terapeutico

Una recente indagine sembra suggerire prospettive promettenti per gli individui colpiti da mieloma multiplo, come evidenziato da uno studio presentato da GSK, la casa farmaceutica responsabile di belantamab mafodotin. La combinazione di questo farmaco con bortezomib e desametasone rivela risultati significativi in confronto allo standard terapeutico attuale.

La combinazione ha evidenziato un vantaggio statisticamente significativo in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS). Belantamab mafodotin, quando associato a BorDex (ovvero bortezomib + desametasone), ha notevolmente esteso il periodo prima della progressione della malattia o dell’evento mortale rispetto a daratumumab più BorDex, il protocollo terapeutico standard attuale per questa categoria di pazienti. Al momento di questa analisi, è emerso anche un trend clinicamente significativo in termini di sopravvivenza complessiva (OS) con un valore p nominale inferiore a 0,0005, e lo studio continua a monitorare attentamente l’OS.

“I pazienti affetti da mieloma multiplo necessitano, dopo la prima recidiva, di opzioni terapeutiche efficaci, facilmente accessibili e con nuovi meccanismi d’azione”ha sottolineato Hesham Abdullah, vicepresidente senior, Global head oncology, R&D, Gsk. “Siamo particolarmente incoraggiati dal potenziale di belantamab mafodotin in combinazione con BorDex nel far fronte a elevate esigenze insoddisfatte nel Rrmm, dato il confronto testa a testa con il regime di cura standard basato su daratumumab” – ha aggiunto. La combinazione si è mostrata sicura e tollerabile.

Dreamm-8 e Dreamm-7

Sono vari gli studi che stanno analizzando le proprietà di belantamab mafodotin. Tra i più rilevanti c’è lo studio testa a testa Dreamm-8, che valuta belantamab mafodotin in combinazione con pomalidomide e desametasone rispetto a bortezomib in combinazione con pomalidomide e desametasone. I risultati di Dreamm-8 sono attesi a metà 2024.

Nello studio Dreamm-7, invece, è stato coinvolto un totale di 494 partecipanti, randomizzato con un rapporto 1:1 per ricevere belantamab mafodotin in combinazione con BorDex o una combinazione di daratumumab e BorDex. Belantamab mafodotin è stato somministrato alla dose di 2,5 mg/kg per via endovenosa ogni tre settimane. L’endpoint primario è la Pfs valutata da un comitato di revisione indipendente. Gli endpoint secondari chiave comprendono l’Os, la durata della risposta (DoR) e il tasso minimo di negatività residua della malattia (Mrd) valutato mediante sequenziamento di prossima generazione.

Fonte.

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