Le parole del direttore, Hans Kluge: “Anche la prima goccia di alcol aumenta i rischi per la salute”
In questi giorni si sta svolgendo a Gastein (Austria) l’European Health Forum, noto evento in ambito sanitario promosso dall’Unione Europea. Il Forum rappresenta una piattaforma di discussione che riunisce i diversi ‘stakeholder’ operanti nei vari settori della sanità pubblica e dell’assistenza sanitaria. Quest’anno si svolge la 25° edizione dell’evento e tra i relatori principali è presente il direttore di Oms Europa, Hans Kluge, il quale ha discusso una serie di temi tra cui il consumo di alcol.
“Parlare di consumo nocivo di alcol può far intendere che esista anche un consumo non nocivo – ha spiegato il direttore di Oms Europa. In realtà non esiste alcun livello sicuro di consumo. Dobbiamo dire che anche la prima goccia aumenta i rischi per la salute”. Kluge ha poi risposto ad una domanda di ANSA sull’etichettatura degli alcolici con le seguenti parole: “Sono pragmatico, procediamo passo dopo passo. Prima il ‘no alcol’ alla guida, poi quello sotto i 18 anni, poi le donne incinte e così via. L’obiettivo è quello di realizzare una società in cui le persone possano avere gli strumenti per rimanere in salute. È quindi necessaria la presenza di etichette su ogni bevanda alcolica. Presenza che possa mettere in guardia le persone sugli effetti dell’alcol”.
Nel corso dell’European Health Forum Kluge tratta il tema della cosiddetta ‘perma-crisi’, ovvero lo stato di emergenza permanente legato ai cambiamenti climatici, alla guerra e alle malattie infettive: dal Covid al vaiolo, fino alla ricomparsa della poliomelite. “A queste emergenze – ha concluso Kluge – si aggiungono le malattie non trasmissibili, di cui i principali responsabili sono inquinamento atmosferico, tabacco e ipertensione dovuta anche al consumo di alcol. Dalle autorità serve una doppia risposta. Dobbiamo rafforzare i servizi sanitari essenziali, mentre aumentiamo la preparazione alle crisi sanitarie”.
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