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Professionisti sanitari: in arrivo lo scudo penale

Tempo di lettura: 3 minuti

La depenalizzazione dell’atto medico in maniera definitiva sembra essere sempre più vicina. Possibile, inoltre, l’innalzamento dell’età pensionabile

Scudo penale per i medici e innalzamento volontario dell’età pensionabile da 70 a 72 anni per la categoria. Potrebbero essere queste le misure introdotte mediante emendamenti al Decreto Milleproroghe. Nonostante i medici sottolineino con vigore l’importanza della depenalizzazione dell’atto medico, sono altrettanto decisi a opporsi strenuamente, anche attraverso un possibile sciopero generale, nel caso in cui le forze politiche propongano nuovamente la modifica dell’età pensionabile. Da parte dei camici bianchi, insomma, c’è consenso per lo scudo penale, ma non per la questione pensione.

A chiarire la posizione dei professionisti della sanità è il segretario del maggiore sindacato dei medici ospedalieri, l’Anaao Assomed, Pierino Di Silverio. “Abbiamo conferma da forze politiche – spiega Di Silverio – che si sta lavorando per un emendamento al Milleproroghe per ripristinare lo scudo penale, già attivato durante il periodo del Covid, coma da noi richiesto, e questo è un segnale positivo. Chiediamo subito lo scudo penale perchè siamo tra i pochi Paesi al mondo, con Messico e Polonia, a non aver ancora attuato la depenalizzazione dell’atto medico; questo nonostante il fatto che su oltre 35.000 cause giudiziarie contro medici e strutture sanitarie presentate ogni anno in Italia, oltre il 95% si concluda con un nulla a procedere”.

“Siamo in una situazione assurda – prosegue il leader sindacale – in cui da un lato abbiamo tribunali intasati e sedicenti studi legali che si arricchiscono spingendo i pazienti al contenzioso, dall’altro una categoria medica spesso costretta ad anni di peripezie, alti costi e danni psicologici per poi arrivare, nella quasi totalità dei casi, all’assoluzione. Occorre al più presto arrivare ad una legge sulla depenalizzazione che restituisca ai medici la tranquillità di poter operare senza la spada di Damocle dei contenziosi legali. Nel frattempo, la misura dello scudo penale è indispensabile”.

Lo stesso Ministro della Salute Orazio Schillaci ha sottolineato che “i tempi sono maturi per intraprendere la via della depenalizzazione dell’atto medico, a esclusione del dolo, mantenendo la responsabilità civile. È un tema di cui, come Governo, ci stiamo occupando e verso cui anche il Parlamento ha mostrato sensibilità con la mozione di maggioranza approvata alla Camera”.

Assoluta contrarietà al tema pensioni

La linea del sindacato è invece molto dura sulla questione pensioni. “La proposta di innalzare l’età pensionabile volontaria a 72 anni – afferma nuovamente Di Silverio – era già stata presentata lo scorso anno 6 volte in sei diversi decreti e poi ritirata; è stata ripresentata nell’ultima legge di bilancio e ritirata dopo poche ore, ed ora si paventa che venga reintrodotta nel Milleproroghe. La motivazione data è legata alla carenza del personale, ma in realtà sarebbero pochissimi i medici intenzionati ad usufruire di questa norma, come risulta dalle nostre rilevazioni, e per altro non sarebbero comunque utili poichè non potrebbero andare a coprire i turni di Pronto soccorso, l’area maggiormente in sofferenza”.

Dunque, la vera ragione di questa misura – conclude – è che si vogliono favorire i soliti baroni e piccole lobby, ma la sanità non può essere ridotta a delle spartizioni lobbistiche. Per questo, il sindacato proseguirà nell’azione di protesta che già oggi, senza riposte da parte del Governo, prevede due nuove giornate di sciopero nel mese di febbraio”.

Fonte dichiarazioni: Ansa.

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scudo penale
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