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Programma di Intelligenza Artificiale scopre la depressione

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Il programma SoundKeepers ha raccolto campioni vocali da oltre 600 volontari per sviluppare un algoritmo in grado di rilevare la depressione subclinica (SDD)

Un programma di Intelligenza Artificiale ha dimostrato la capacità di rilevare i primi segni di depressione analizzando i cambiamenti nella voce di persone con più di 55 anni. SoundKeepers, il software in questione, ha raccolto campioni vocali da oltre 600 volontari per sviluppare un algoritmo in grado di identificare la depressione subclinica (SDD), una forma lieve della malattia.

Questa condizione, per la sua natura moderata, spesso non è né diagnosticata né trattata. L’obiettivo del programma è favorire una diagnosi precoce, analizzando caratteristiche vocali come il tono, l’intonazione e i modelli di linguaggio associati al declino della salute mentale. Ciò permetterebbe infatti di lavorare subito sul problema, evitando così che la forma lieve diventi significativa. Ricerche precedenti hanno rilevato che il 13,4% degli anziani a Singapore soffre di depressione subclinica (SSD), sebbene questa percentuale sia probabilmente sottostimata.

Al progetto partecipano diverse istituzioni, tra cui la Nanyang Technological University (NTU), il National Healthcare Group Polyclinics, l’Istituto di Salute Mentale (IMH) e il Fei Yue Community Services. I partecipanti identificati con SSD verranno avviati a un programma di intervento di 24 settimane, che prevede attività sociali e sessioni di psicoeducazione. L’uso dell’intelligenza artificiale potrebbe rivoluzionare l’approccio alla diagnosi della depressione, rendendo il test parte integrante della routine clinica e arricchendo gli strumenti attualmente in uso.

Fonte.

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