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Esiste una proteina che rende il melanoma più aggressivo

Tempo di lettura: 2 minuti

La proteina, denominata LAP1, conferisce alle cellule tumorali la capacità di cambiare la forma del nucleo, una caratteristica che permette loro di diffondersi in tutto il corpo

Il melanoma è la tipologia più grave di cancro della pelle. Si tratta di un tumore maligno che si origina dai melanociti della cute e delle mucose, da quelli che costituiscono i nevi o, molto più raramente, dai melanociti posti in sedi extracutanee (occhio, meningi etc.). Il melanoma si sviluppa in tempi successivi attraverso vari stadi di progressione in cui presenta aspetti clinici ed istologici diversi. Secondo un recentissimo studio, pubblicato su ‘Nature Cell Biology’, esiste una proteina che rende questo tipo di tumore più aggressivo

La ricerca in questione è stata condotta dalla ‘Queen Mary University’ , dal ‘King’s College’ e dal ‘Francis Crick Institute’. Lo studio ha scoperto come questa proteina, denominata LAP1, renda più aggressivo il melanoma conferendo alle cellule tumorali la capacità di cambiare la forma del nucleo, caratteristicha che permette loro di migrare e diffondersi in tutto il corpo. LAP1 e l’aumento dei suoi livelli sono collegati a una prognosi sfavorevole nei pazienti con la neoplasia.

Il procedimento della ricerca


Il team che ha condotto il lavoro ha stimolato, in esperimenti di laboratorio, cellule di melanoma aggressivo e meno aggressivo a migrare attraverso i pori in una membrana artificiale più piccola della dimensione del loro nucleo. Le cellule aggressive provenivano da un sito di metastasi in un paziente con melanoma. D’altro canto, quello meno aggressive provenivano dal tumore originale o ‘primario’ dello stesso paziente.  L’imaging condotto dopo gli esperimenti di migrazione ha mostrato che le cellule aggressive erano in grado di muoversi attraverso i pori in modo più efficace rispetto a quelle meno aggressive, formando rigonfiamenti sul bordo del loro nucelo.

Le analisi genetiche delle cellule di melanoma hanno quindi rilevato che le cellule aggressive, le quali formavano rigonfiamenti sul bordo del loro nucelo, contenevano livelli più elevati della proteina LAP1. Tale proteina è situata all’interno della membrana che circonda il nucleo, definita involucro nucleare. “Al momento non ci sono farmaci che prendono di mira direttamente LAP1 – spiega Jeremy Carlton, uno degli autori della ricerca. Guardando al futuro vorremo studiare modi per colpire questa proteina e il rigonfiamento dell’involucro nucleare. L’obiettivo è capire se è possibile bloccare questo meccanismo di progressione del melanoma”. 

Clicca qui per leggere l’estratto originale dello studio. 

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