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Report ISS sulle caratteristiche dei pazienti morti per Covid

Tempo di lettura: 2 minuti

Il report si basa sull’analisi di oltre 650 cartelle cliniche di pazienti deceduti

Il report periodico dell’Istituto Superiore di Sanità, basati sull’analisi di oltre 650 cartelle cliniche di persone decedute per Covid, ha portato alla luce il profilo di rischio reale. Per morire di questo virus si deve avere un’età particolarmente avanza e una serie di malattie pregresse. I decessi per Covid che riguardano persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono caratterizzati da un’età media più alta rispetto ai non vaccinati. Inoltre presentavano un numero di patologie significativamente più alto.

Entrando nel pieno del report, considerati oltre 38mila decessi, di questi oltre 33mila riguardano persone che non avevano ricevuto alcuna dose di vaccinazione. Mentre, in 1440 persone il decesso è avvenuto nonostante il completamento del ciclo. Analizzando le caratteristiche, era emersa la presenza di cardiopatie, di demenza e di cancro con un’incidenza maggiore rispetto al campione di vaccinati.

I risultati hanno fatto emergere un dato importante: le persone decedute avevano un’età avanzata e una serie di patologie pregresse

I risultati qui presentati – spiega Graziano Onder, direttore del dipartimento di Malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell’Issindicano chiaramente che le persone decedute dopo il completamento del ciclo vaccinale hanno un elevato livello di complessità clinica, significativamente superiore rispetto alle persone che non hanno potuto beneficiare dell’effetto del vaccino a causa di un contagio precoce o perché non hanno neanche iniziato il ciclo vaccinale. È possibile ipotizzare che i pazienti molto anziani e con numerose patologie possono avere una ridotta risposta immunitaria. E pertanto suscettibili all’infezione da SARS-CoV-2 e alle sue complicanze pur essendo stati vaccinati. Queste persone molto fragili e con una ridotta risposta immunitaria, sono quelle che possono maggiormente beneficiare di una ampia copertura vaccinale. Ridurre la circolazione del virus è il miglior modo per proteggerli”.

Dal Report emergono anche le caratteristiche dei soggetti analizzati. L’età media dei pazienti deceduti è di 80 anni, le donne sono pari al 43,5%. Solo nella fascia d’età superiore ai 90 anni, il numero di decessi tra le donne è maggiore rispetto a quello degli uomini. Complessivamente, le donne decedute dopo aver contratto infezione da SARS-CoV-2 hanno un’età più alta rispetto agli uomini.

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