Dalla medicina territoriale all’infermiere di comunità, sono varie le riforme sulla sanità che rischiano di bloccarsi per l’attuale crisi governativa
La fine anticipata della legislatura rischia di fermare molti disegni di legge all’esame del Parlamento. Metterebbe inoltre in forse importanti decreti attuativi sul tavolo del ministro della Salute Roberto Speranza. Il mondo della sanità è altamente preoccupato, poiché urgenti riforme come quella sulla sanità territoriale rischiano seriamente di essere compromesse.
Nello specifico, sono vari i disegni di legge che rischiano stop. Al Senato ad esempio, rischia di fermarsi anzitempo l’esame della legge sul suicidio medicalmente assistito dopo il primo via libera arrivato da Montecitorio. O ancora, a Palazzo Madama avrebbe uno stop anche la legge delega per la riforma degli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico, riforma già approdata in Aula. Ma ciò che preoccupa maggiormente l’intero mondo sanitario è l’Affare assegnato sulla riforma della sanità territoriale, il quale era sul punto di concludersi in commissione Igiene e Sanità. Ma ora, rischia un gravoso stop.
A fermarsi inoltre ci sarebbero ulteriori disegni di legge attesi da tempo. In primis i ddl per la creazione del profilo professionale di autista soccorritore e quello per la riforma del sistema di emergenza-urgenza. A ciò si aggiunge anche lo stop del ddl per la creazione dell’infermiere di famiglia e di comunità, un altro punto fermo nel programma della nuova sanità italiana. O ancora, non vedrebbero approvazione nemmeno le proposte per l’istituzione dello psicologo di cure primarie e sul diritto all’oblio per i malati oncologici. Il diritto all’oblio oncologico è una misura di civiltà richiesta a gran voce, da tempo, dalle associazioni dei pazienti e non solo.
Oltre ai disegni di legge, rischio stop per decreti attuativi
Come già accennato, anche una serie di decreti attuativi potrebbero slittare alla prossima legislatura o al prossimo esecutivo. Tra questi, il decreto per l’istituzione della rete registro tumori (legge approvata nel 2019) e il decreto per l’attuazione del testo unico sulle malattie rare. Si fermerebbe anche il cammino del Sunshine Act ( legge sulla sanità trasparente): mancano infatti i decreti attuativi per la creazione del registro telematico dove annotare le erogazioni di beni o denaro da parte delle imprese verso il personale sanitario. A salvarsi invece, sarebbe il bonus psicologo essendo già stato varato il decreto attuativo. Come si è visto, sono molte le riforme a rischio di stop. Ciò significherebbe portare avanti una crisi sanitaria già più che problematica di sua.
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