Tra i problemi di salute mentale più diffusi nei giovani si segnalano bullismo, anoressia e depressione
Nei primi sei mesi del 2024, le richieste di aiuto da parte dei giovani per problemi di salute mentale sono aumentate, come riportato dai dati raccolti dalla Fondazione Don Luigi di Liegro. Il 34% delle telefonate ricevute dal SOSS, il servizio di supporto, orientamento e sostegno sociale della Fondazione, proviene da persone con meno di 30 anni. In media, ci sono più di 50 chiamate al mese, equamente distribuite tra uomini e donne, ma oltre un terzo delle chiamate proviene da giovani che cercano aiuto per disagi. Questi numeri sono raddoppiati e continuano a crescere rispetto allo stesso periodo del 2023.
“A chiamare sono per lo più familiari e amici, preoccupati per qualcuno, lamentando la mancanza di attività promosse per chi è affetto da una patologia specifica e che spesso si trova a casa da solo, senza un contatto diretto con i Centri di Salute Mentale – spiega Luigina Di Liegro, segretaria della Fondazione. L’aumento di richiesta di aiuto da parte degli under 30 deve spingere le istituzioni e chiunque si occupi di salute mentale ad aprire loro un canale privilegiato. Bisogna investire maggiormente in una rete di servizi psicosociale per le famiglie”.
Le richieste di aiuto al SOSS arrivano da tutto il territorio nazionale, con una prevalenza significativa dalla Capitale e dalla sua provincia, che rappresentano il 70% del totale. I numeri aumentano leggermente nelle aree più periferiche di Roma. Gli utenti che contattano la Fondazione chiedono supporto per accedere ai servizi, segnalano disagio sociale e mentale, episodi di bullismo, anoressia, bulimia e depressione, e difficoltà nei rapporti con la famiglia o a scuola. Solo una piccola percentuale è costituita dai senza fissa dimora (0,4%) o da chi chiede informazioni riguardo alle problematiche legate a malattie specifiche, come l’Alzheimer.
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