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La parola come terapia: ecco il cartone animato che spiega la SMA

Tempo di lettura: 2 minuti

Il titolo del cartoon è “Lupo racconta la SMA” e andrà in onda su Amazon Prime Video in sei puntate

Avvicinare le persone alla conoscenza e consapevolezza di una malattia rara comporta l’utilizzo di qualsiasi strumento pur di riuscire nell’intento. E per questo che viene accolta positivamente l’idea di un cartone animato che possa dare le informazioni necessarie sull’atrofia muscola spinale (Sma). In questo caso, l’idea che anche la parola può essere terapeutica pare essere quanto meno condivisibile.

E la parola, in questo caso, è tutta concentrata in una favola, “Lupo racconta la Sma”. Un’idea, promossa da Biogen e Famiglie SMA, che permette a tutte le persone affette da questa malattia di immedesimarsi e riconoscersi nella storie raccontate nel cartone animato e trasmesse da Amazon Prime Video, in sei puntate. L’intento è portare a conoscenza delle persone una malattia che, nel mondo, colpisce circa un neonato ogni 10mila e in Italia interessa 850 persone, la maggior parte di esse con un’età inferiore ai 16 anni.

Il progetto gode del pieno sostegno e del patrocinio, oltre che della comunità Sma, anche dall’Associazione per lo Studio delle Distrofie Muscolari Spinali Infantili (Asamsi), l’Associazione Italiana di Miologia (Aim), l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (Uildm) e il Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi (Cnop).

Dare voce ai dubbi, domande e riflessioni possono rappresentare la prima terapia per conoscere la SMA

Le domande e le riflessioni al centro delle storie di ‘Lupo racconta la Sma’ – afferma Marco Rasconi, presidente Uildmsono quelle che molti pazienti, non solo bambini, ma anche adulti con Sma si pongono nella loro vita. Dare voci a questi dubbi, raccontare queste storie attraverso un cartoon. Tutto ciò permette di rendere visibile una diversità che non tutti conoscono e di normalizzare le difficoltà che vivono bambini, ragazzi e famiglie con Sma. Si tratta di un processo, non facile o immediato, ma importante per abbattere diffidenze e stereotipi”.

Le famiglie con figli affetti da Sma o con qualunque altra disabilità – ancora Rasconi – devono raggiungere quel tipo di maturità che consenta loro di capire che è la persona stessa protagonista della propria esistenza e non la malattia. Devono comprendere che anche con la Sma si può vivere bene ed essere felici. Lo strumento della favola, del cartone animato ci permette di far arrivare questo messaggio a chiunque. Perché una società in grado di accogliere tutti è una società migliore non soltanto per le persone che hanno una disabilità”.

A condividere la positività e il valore dei messaggi del cartoon, è anche Valentina Baldini, presidente di Asamsi: “Come associazione abbiamo voluto fortemente sostenere il progetto della serie, perché siamo convinti che aiuterà a raggiungere sempre più persone, facendo così conoscere la Sma, le difficoltà e le sfide che pone. Un cartone animato può sembrare uno strumento semplice. In realtà è una risorsa preziosa per veicolare messaggi profondi con un guizzo di allegria e colore”.

Fonte dichiarazioni Adnkronos

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