In occasione della giornata universale del bambino, che si festeggia oggi 20 novembre, approfondiamo la seconda causa di morte per la fascia 0-14 anni. Per fortuna però, grazie alle nuove cure, oltre l’80% dei pazienti guarisce
Ogni anno in Italia, 1.400 bambini compresi tra 0 e 14 anni e circa 800 adolescenti tra i 15 e i 18 anni sono colpiti dai tumori. Questa condizione rappresenta la seconda causa di decesso tra i più giovani (0-14 anni), ma grazie agli avanzamenti nella ricerca e nelle cure, oltre l’80% dei pazienti riesce a guarire. Complessivamente i tumori pediatrici costituiscono circa l’1% di tutte le neoplasie. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è arrivata a superare l’80% per le leucemie e si attesta attorno al 70% per i tumori solidi, ma c’è ancora molta strada da fare per garantire cure efficaci a tutti i pazienti.
Come si forma
Il tumore è caratterizzato da una crescita rapida e incontrollata di cellule con la capacità di infiltrarsi negli organi e nei tessuti dell’organismo, alterandone la struttura e il funzionamento. Può presentarsi in forma solida, con una massa compatta di tessuto, o ematica, con cellule tumorali presenti nel midollo osseo e nel flusso sanguigno. Le cause dei tumori in età pediatrica sono ancora poco comprese e costituiscono un campo di ricerca significativo nell’oncologia. Fino ad oggi, sono stati identificati fattori di rischio precisi solo in una minoranza dei pazienti (4-6% dei casi), che comprendono sia elementi ambientali che genetici. In rari casi, l’origine del tumore può essere attribuita anche a agenti infettivi. La forma di tumore più comune in età pediatrica è la leucemia acuta (33% dei casi), seguita dai tumori cerebrali (25%) e dai linfomi (15%).
La diagnosi di tumore si avvale di una serie di esami che possono essere sia di laboratorio che strumentali. Gli esami del sangue, la radiografia del torace, l’ecografia, la TC (tomografia computerizzata), la risonanza magnetica, l’aspirato midollare, la puntura lombare, la scintigrafia, la PET con fluorodesossiglucosio e la biopsia sono tutte indagini diagnostiche che si basano su tecniche e principi diversi. Questi esami sono finalizzati a rilevare la presenza di cellule tumorali nell’organismo e a definire sia l’estensione che la tipologia del tumore. Nella guida relativa ad ogni esame utile per ottenere una diagnosi, vengono fornite informazioni su scopo, casi in cui è eseguito, procedura, precauzioni da adottare e grado di invasività per il bambino.
Guarigione sempre più in aumento
I tumori pediatrici sono attualmente affrontati con crescente successo nelle pratiche terapeutiche. Nel corso degli ultimi decenni, la probabilità di guarigione ha registrato un costante e progressivo aumento. Questo miglioramento nei risultati è attribuibile ai progressi della ricerca scientifica e alla maggiore comprensione delle caratteristiche cellulari, metaboliche e molecolari dei tumori pediatrici. Tale conoscenza consente la personalizzazione delle terapie, sfruttando trattamenti farmacologici come la chemioterapia e approcci non farmacologici come la radioterapia e la chirurgia, resi sempre più mirati ed efficaci.
Per alcune categorie di tumori, si dispone oggi di strumenti terapeutici altamente avanzati. Ad esempio, il trapianto di midollo e l’immunoterapia, che coinvolgono anche l’utilizzo di cellule geneticamente modificate per attaccare specificamente il bersaglio tumorale, rappresentano approcci innovativi. In tal senso, i medici italiani hanno svolto un ruolo di promozione, dimostrandosi i pionieri nell’introduzione di queste metodologie all’avanguardia.
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Fonti: AIRC – Ministero della Salute