Un nuovissimo lavoro condotto dai ricercatori dello University College London ha rivelato conclusioni allarmanti sugli effetti del fumo di sigaretta
A cura di Davide Pezza
Quanto costa davvero fumare una sigaretta? Se dal punto di vista economico il costo si limita a poche monete, gli scienziati dello University College London (Ucl) hanno calcolato il suo impatto sull’aspettativa di vita: ogni sigaretta fumata riduce la vita di 20 minuti. Questo significa che un pacchetto di sigarette comporta una perdita di circa 7 ore di vita.
Tuttavia, lo studio evidenzia anche un dato incoraggiante: i benefici immediati dell’abbandono del fumo. Per un fumatore abituale di 10 sigarette al giorno, smettere dal primo gennaio porterebbe a guadagnare un giorno di vita già entro l’8 dello stesso mese, una settimana entro il 5 febbraio e un intero mese di vita entro il 5 agosto.
“Il fumatore medio che non smette – ha spiegato Sarah Jackson, ricercatrice capo del gruppo di studio su alcol e tabacco alla Ucl – può invece perdere circa un decennio di vita: 10 anni di momenti preziosi da condividere con le persone che amiamo”.
Il fumo è indicato da tempo dai medici come una delle cause principali di morte evitabile nel mondo; solo nel Regno Unito è associato ogni anno al decesso prematuro di 80.000 persone e di circa un quarto di tutte le diagnosi di cancro, anche se – ammettono gli specialisti – non mancano fumatori che vivono a lungo. La ricerca dell’Ucl è stata commissionata dal ministero della Sanità britannico, sullo sfondo dell’impegno degli ultimi governi per rafforzare le restrizioni anti-fumo sull’isola, in particolare fra i più giovani. Essa modifica in peggio una precedente stima, frutto di uno studio pubblicato nel 2000 sul British Medical Journal (Bmj), che indicava in 11 minuti di vita perduti il costo potenziale di ciascuna sigaretta fumata.
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