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Vaccino unico per Covid e influenza: avviati i test Pfizer/BioNTech

Tempo di lettura: 2 minuti

Appena partita negli Stati Uniti la sperimentazione per l’elaborazione di un vaccino unico contro il Covid e l’influenza. I test sono condotti da Pfizer e BioNTech

Ufficialmente partita la sperimentazione per il vaccino unico anti Covid e influenza. A condurre i test, appena avviati negli Stati Uniti, sono la nota azienda farmaceutica statunitense Pfizer e l’azienda tedesca di biotecnologia e biofarmaceutica BioNTech. L’obiettivo, attraverso la tecnologia a mRNA, è rivoluzionare il modo di vaccinare ma anche, in un futuro non troppo lontano, quello di affrontare malattie come i tumori. Valentina Marino, direttore medico di Pfizer Italia, ha spiegato i meccanismi della sperimentazione e i grandissimi benefici che possono derivare dalla tecnologia mRNA. 

“È da poco partita – spiega l’esperta – la sperimentazione clinica di fase 1, condotta da Pfizer e BioNTech, per un vaccino anti Covid aggiornato a Omicron 4 e 5 combinato con quello per l’influenza stagionale. Il vaccino si somministrerà con una sola iniezione. A renderlo possibile è la tecnologia mRNA (acido ribonucleico messaggero) che è in grado di adattarsi facilmente a nuove varianti, visto che virus di influenza e Covid mutano velocemente. Ci sono inoltre sperimentazioni avviate anche per la cura di Hiv e tubercolosi”. 

L’mRNA per la cura dei tumori

Sono in corso anche ricerche per un possibile utilizzo dell’mRNA per la cura di tumori“L’mRNA – prosegue Marino – permette di spegnere ciò che è alla base dell’insorgenza di una malattia o di un tumore. Essendo molto adattabile permette di targettizzare, ad esempio, le cellule di melanoma, tumore della prostata o ovocitario. È iniziata la corsa: man man che avremo dati potremo portare vaccini e cure nuove”. 

La pandemia ha dimostrato che per affrontare alcune sfide della ricerca serve la collaborazione di diversi soggetti. Così è accaduto per lo sviluppo del vaccino contro il Sars-Cov-2. “BioNTech, azienda piccola e dinamica, da tre anni stava studiando la tecnologia a mRNA, mentre Pfizer da decenni investe in ricerca su vaccini innovativi” – ha spiegato ancora Marini. 

“La collaborazione tra le due – ha proseguito l’esperta – ha portato in breve tempo ad un vaccino. Ma il merito è da attribuire anche ai volontari che hanno accettato di prendere parte alla sperimentazione e anche alle tecnologie avanzate che hanno il permesso il monitoraggio della malattia in tempo reale. Così i dati sono stati subito raccolti e messi a disposizione delle aziende regolatorie. E i risultati sono arrivati presto alla popolazione”. 

(Dichiarazioni riportate da Ansa.it.).

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