Una ricerca condotta da un gruppo di esperti dei National Institutes of Health (NIH) definisce quelli che sono i sintomi specifici rivelatori della presenza di Long Covid in una persona
Esistono specifici sintomi che possono rivelare la presenza di Long Covid in una persona. Fra questi ci sarebbero: perdita o cambiamento dell’olfatto e del gusto, vertigini, annebbiamento del cervello, stanchezza, sintomi gastrointestinali, palpitazioni e tosse cronica. Il dato emerge da nuovo studio condotto da un team dei National Institutes of Health (NIH) dal titolo ‘Recover’. I risultati del lavoro sono stati pubblicati sulla rivista ‘Jama’.
“Ora che siamo in grado di identificare le persone con Long Covid, possiamo iniziare a fare studi più approfonditi per comprendere i meccanismi biologici in gioco – ha affermato l’autore corrispondente Andrea Foulkes. Uno dei grandi risultati è stato mostrare l’eterogeneità: non parliamo di una sindrome, ma una sindrome di sindromi”.
Lo studio ha arruolato pazienti a partire dall’ottobre 2021, cercando di arrivare a una definizione il più possibile completa dei sintomi e delle caratteristiche del Long Covid. Il gruppo di esperti ha analizzato i risultati di un sondaggio sui sintomi distribuito in 85 ospedali, centri sanitari e organizzazioni. L’analisi ha evidenziato 37 diversi sintomi con le corrispondenti misure di gravità. Grazie ad un algoritmo sviluppato dai ricercatori, i sintomi hanno generato un punteggio Pasc (sequele post acute dell’infezione da Sars-CoV-2) complessivo.
Secondo gli autori, inoltre, le reinfezioni, l’infezione con una variante pre-Omicron e l’assenza di vaccinazione sono tutti fattori associati a una maggiore frequenza e gravità del Long Covid. Nel prossimo futuro, il consorzio ‘Recover’ analizzerà i fattori di rischio così come le conseguenze della condizione fra i più piccoli, negli adolescenti e nelle donne in gravidanza.
Clicca qui per leggere l’estratto originale dello studio ‘Recover’.
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