Il chirurgo di origini toscane è stato condannato con la condizionale per lesioni personali ad uno dei tre pazienti su cui aveva svolto il trapianto di trachea biotech
La storia di Paolo Macchiarini è certamente particolare e ricca di colpi di scena. Alla fine del 2010, Macchiarini cominciò a lavorare come visiting professor presso il Karolinska Institute e il Karolinska University Hospital di Solna, in Svezia. Nel 2011 era finito su tutte le prime pagine dei giornali del mondo per aver eseguito il primo trapianto di trachea con cellule staminali presso il principale ospedale svedese. Nel giro di pochi anni, il chirurgo toscano, ritornò sulle prime pagine di quegli stessi giornali per una serie di clamorosi scandali.
Si venne a scoprire infatti che Macchiarini aveva totalmente modificato il proprio curriculum professionale, falsificandolo ad hoc, oltre ad aver operato infrangendo limiti etici. Ma soprattutto in quel periodo, che va tra il 2011 e il 2014, il chirurgo aveva operato tre pazienti successivamente deceduti. Secondo l’accusa proprio a causa dei scellerati interventi chirurgici di Macchiarini. Dopo alcune fasi processuali è dunque arrivata la sentenza definitiva del tribunale distrettuale di Solna.
La sentenza definitiva
Paolo Macchiarini è stato condannato con la condizionale per lesioni personali a uno dei tre pazienti su cui aveva svolto il trapianto di trachea sintetica biotech. Durante tutto il processo Macchiarini aveva negato qualsiasi illecito penale. Il Pubblico ministero svedese aveva chiesto ben 5 anni di reclusione, accusando il medico di esser in parte colpevole di tutte e tre le morti, attraverso accuse di aggressione aggravata e di lesioni personali. La Corte ha però ritenuto che il chirurgo fosse colpevole solo per gli interventi su uno dei tre pazienti, precisamente il terzo. Questo perché, sempre secondo la giustizia svedese, i trapianti sui primi due pazienti fossero giustificabili data la situazione di salute dei pazienti. In altre parole, l’intervento ‘azzardato’ di Macchiarini non avrebbe influito sulle due morti. In ogni caso, volge al termine una vicenda durata oltre 10 anni.
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