I sintomi neurologici associati includono difficoltà di concentrazione, mal di testa, problemi di sonno, ma in alcuni casi anche depressione o ansia
Scoperte anomalie cerebrali fino a sei mesi dopo la guarigione dal Covid-19. A rivelarlo uno studio dell’Indian Institute of Technology di Delhi, che sarà presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America (RSNA) in programma dal 27 novembre al 1 dicembre. L’innovativa ricerca sarà presentata dal principale autore: lo scienziato Sapna Mishra. Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, circa un adulto su cinque svilupperà effetti a lungo termine a causa del Covid. I sintomi neurologici associati includono difficoltà di pensiero o di concentrazione, mal di testa, problemi di sonno, giramenti di testa. Ma anche sensazione di spilli e aghi, alterazione dell’olfatto o del gusto e in casi estremi ansia e depressione.
I ricercatori dell’Indian Institute of Technology hanno utilizzato un particolare metodo di risonanza magnetica su 46 pazienti guariti dal virus e su 30 controlli sani per analizzare gli effetti. Le risonanze sono state eseguite entro sei mesi dalla guarigione. Tra i pazienti con Long Covid, i sintomi più comunemente riferiti erano affaticamento, difficoltà a dormire, mancanza di attenzione e problemi di memoria. I risultati della risonanza magnetica hanno dimostrato che i pazienti guariti presentavano anomalie nel lobo frontale e nel tronco cerebrale, rispetto ai controlli sani. “Queste regioni cerebrali sono collegate a stanchezza, insonnia, ansia, depressione, mal di testa e problemi cognitivi” – ha dichiarato il principale autore, Mishra. Al lobo frontale sono collegate inoltre anche la comprensione e la produzione del linguaggio. Così come l’attenzione, l’inibizione motoria e l’immaginazione, nonché i processi cognitivi sociali.
Ulteriori scoperte
I ricercatori hanno riscontrato anche una differenza significativa nella regione del diencefalo ventrale destro del tronco cerebrale. Si tratta di una regione associata a molte funzioni corporee cruciali, come il coordinamento con il sistema endocrino per il rilascio di ormoni, la trasmissione di segnali sensoriali e motori alla corteccia cerebrale e la regolazione dei ritmi circadiani (il cosiddetto ciclo sonno-veglia). “Questo studio evidenzia le gravi complicazioni a lungo termine che possono essere causate dal coronavirus, anche mesi dopo la guarigione dell’infezione” – ha affermato ancora Mishra. Attualmente, i ricercatori stanno conducendo uno studio longitudinale sulla stessa coorte di pazienti in modo da determinare se tali anomalie cerebrali persistano in un arco di tempo maggiore.
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