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Emergenza medici di famiglia: in media chiudono due studi al giorno

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A illustrare la sempre più preoccupante situazione è l’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) che ha aggiornato i dati al 2021

È sempre più crisi medici di famiglia in Italia. Dal 2019 i loro ambulatori chiudono ad un ritmo di quasi mille all’anno: in pratica, oltre due al giorno. Se inoltre si analizzano gli ultimi dieci anni, i medici di famiglia mai rimpiazzati sono quasi 6.000, oltre il 10% dell’intera platea. Di conseguenza, per tanti italiani sta diventando sempre più difficile trovare il proprio dottore di fiducia tra i 40.000 che rimangono (si pensi che nel 2012 erano 46.000). A mettere in fila gli ultimi numeri sull’emergenza della carenza dei medici di famiglia è Agenas, l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, che di recente ha aggiornato i dati al 2021

Vediamo qualche dato riportato da Agenas. In italia sono 40.250 i medici di famiglia complessivi, e la media di italiani assistiti per ognuno di loro è di 1.237, con valore più alto al Nord (1.326), rispetto al Centro (1.159) e al Sud (1.102). Numeri che rappresentano solo delle medie e che non raccontano le grandi differenze a livello regionale o locale, con Regioni che comunque sono a un passo dal massimale “storico” di 1.500 pazienti per medico, soprattutto al Nord. Basti pensare che in Trentino Alto Adige la media è di 1.454 pazienti per medico. Ma anche in grosse regioni come la Lombardia (1.450 pazienti per professionista) o il Veneto (1.370) c’è tanta carenza di medici di famiglia.

Sono tanti i problemi che derivano da questo fenomeno, a partire dall’over booking. L’over booking consiste nel superare il massimale di 1.500 assistiti fissato dai contratti stabiliti per i medici di famiglia. In altre parole, ogni professionista del settore può avere un massimo di 1.500 pazienti. In realtà però il tetto di 1.500 cittadini, specie in alcune zone del Nord Italia, è solo una chimera visto che è stato superato ampiamente con tetti che arrivano anche a 1.800 pazienti. Numeri davvero difficili da seguire per garantire in tempi stretti ricette o consigli medici.

L’urgente necessità di una riforma


Ma ad affliggere il mondo della medicina generale non c’è solo un problema di carenza, che si trascina da diversi anni. Infatti, soprattutto dalla pandemia in poi, è emerso con chiarezza la necessità di una riforma. Una riforma quanto mai urgente, soprattutto ora che sta per decollare anche la nuova Sanità territoriale e quindi le Case di comunità. L’ex premier Mario Draghi aveva in realtà annunciato una riforma dei medici di famiglia con l’obbligo di lavorare un minimo di ore dentro le Case di comunità e nel distretto per integrarli meglio nella nuova Sanità territoriale. Con la caduta del Governo, però, la misura, che era praticamente pronta, è stata messa da parte. Ora sarà il nuovo Esecutivo a decidere cosa fare. Di certo, una riforma è assolutamente ciò che serve per tentare di risolvere anche (e soprattutto) il problema della carenza dei medici di famiglia. 

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