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Il Covid danneggia il cuore in vari modi: ne parla un nuovo studio

Tempo di lettura: 2 minuti

Secondo un nuovo studio statunitense l’infezione da Sars-CoV-2 produce sul cuore una serie di effetti negativi fino ad ora mai chiariti totalmente

Il Covid danneggia il cuore e un nuovo studio americano chiarisce come. Stress ossidativo, infiammazione, alterazione dei battiti, compromissione della funzione di pompa di sangue e ossigeno agli altri tessuti. Sono alcuni degli effetti che l’infezione da Covid-19 produce sull’organo vitale dell’essere umano. A descriverli due esperti e volti noti della ricerca medica americana: Andrew Marks, cardiologo e professore di biofisica alla Columbia University e Steven Reiken ricercatore del Lab Marks. I due esperti, insieme ad altri colleghi, hanno presentato lo studio durante il 67esimo meeting annuale della ‘Biophysical Society’, svoltosi a San Diego (California) lo scorso 20 febbraio.

La malattia da Covid può dunque causare problemi cardiaci letali, spiegano i ricercatori. Lo studio suggerisce che le persone con Covid, rispetto ai non infettati, corrono un rischio del 55% maggiore di subire un evento cardiovascolare grave come infarto o ictus. Hanno anche più probabilità di manifestare altri problemi al cuore come aritimie o miocardite, ossia infiammazione del muscolo cardiaco. L’équipe di Marks ha cercato dunque di capire i meccanismi all’origine di questi disturbi.

Le scoperte del team

Il team ha osservato aumenti dello stress ossidativo e segnali di infiammazione nel tessuto cardiaco dei pazienti infettati dal virus. Inoltre, i ricercatori hanno riscontrato delle modifiche in una proteina chiamata RyR2, responsabile della regolazione dei livelli di ioni calcio nel cuore. Un elemento, il calcio, di cui il cuore (come tutti gli altri muscoli) ha bisogno per contrarsi. In particolare, le ‘vie del calcio’ sono essenziali al cuore per la contrazione coordinata di atri e ventricoli. Quando l’equilibrio del calcio salta, possono insorgere aritimie o insufficienza cardiaca.

Per comprendere al meglio la natura degli effetti negativi che il Covid infligge al cuore, Marks e colleghi hanno utilizzato un modello di topo infettato dal virus. Hanno dunque osservato cambiamenti nel tessuto cardiaco del roditore, tra cui l’infiltrazione di cellule immunitarie, accumulo di collagene indicativo di lesioni, morte di cellule cardiache e formazione di coaguli di sangue. Gli studiosi hanno inoltre misurato come mutava il proteoma cardiaco, l’insieme delle proteine espresse dalle cellule del cuore, evidenziando alterazioni coerenti con quelle osservati nei pazienti Covid umani, nonché marcatori di cardiomiopatia che possono rendere più difficile al cuore pompare il sangue al resto del corpo e possono, quindi, causare scompenso cardiaco. 

Le parole del principale autore dello studio

“Più consapevolezza si guadagna intorno ai meccanismi di una malattia, più è probabile che si riesce a migliorare la cura dei pazienti – afferma MarksI medici dovrebbero essere consapevoli dei cambiamenti cardiaci legati alle infezioni Covid e dovrebbero cercarli. Con questo studio vogliamo davvero capire cosa causa la malattia cardiaca associata a Sars-CoV-2 e come risolverla”.

Clicca qui per leggere l’estratto originale dello studio. 

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