Un gruppo di ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha elaborato nuove tecnologie di imaging per un nuovo metodo di individuazione di una neoplasia
Un fascio di luce per individuare le cellule tumorali nel sangue. È questa la nuova tecnica elaborata da un gruppo di ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Il team di scienziati ha infatti sviluppato e combinato nuove tecnologie di imaging che, analizzando la luce che attraversa le cellule e il loro metabolismo, permettono l’identificazione delle cellule tumorali circolanti nel sangue (CTC). L’estratto del lavoro è stato pubblicato sulla rivista ‘Frontiers in Bioengineering’.
Le CTC derivano da tumori solidi e circolano nel sangue periferico. Purtroppo, essendo presenti in quantità minime, sono difficili da individuare ed eliminare. Nasce da quest’esigenza la ricerca condotta dal gruppo di esperti del Cnr. “Le cellule tumorali hanno la capacità di assimilare grandi quantità di glucosio fino a 10 volte più velocemente di quanto facciano quelle normali – spiega Alberto Luini, ricercatore Cnr. Abbiamo utilizzato la microscopia Raman per studiare l’assorbimento delle molecole di glucosio da parte delle cellule tumorali, in modo da osservare il loro metabolismo. Si tratta di un sistema di radiazione laser con il quale vengono illuminate le molecole. Un sistema che ci permette di identificarle in maniera univoca, senza utilizzare particolari marcature”.
Con innovative tecnologie di imaging, i ricercatori sono riusciti a distinguere le CTC dai leucociti in pochi secondi. Il rilevamento e la quantificazione delle cellule tumorali attraverso questo sistema, dopo la validazione in successivi studi, potrà essere utilizzato per lo screening, la diagnosi e la selezione della terapia. “Questo approccio pone le basi per lo sviluppo di un nuovo metodo di isolamento delle cellule tumorali – afferma Giuseppe Coppola, tra i membri del team di esperti. La raccolta e coltura in vitro delle CTC, inoltre, ci consente di esaminare le caratteristiche genetiche e biochimiche e valutare la sensibilità a farmaci specifici”.
Clicca qui per leggere l’estratto originale dello studio.
Clicca qui per leggere il comunicato stampa del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).
Potrebbe interessare anche Una nuova via: sfruttare la memoria immunitaria per combattere il cancro