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Il fumo non danneggia solo i vasi sanguigni, ma anche il cuore

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I risultati, che arrivano da uno studio danese condotto su circa 4.000 persone, saranno presentati al Congresso annuale dell’European Society of Cardiology (Esc)

Che il fumo faccia male non è di certo una novità. Arrivano però ulteriori conferme in merito, in relazione all’organo vitale: il cuore. Infatti, secondo una ricerca coordinata dall’Herlev and Gentofte Hospital di Copenhagen, il fumo provoca danni diretti al cuore e non solo ai vasi sanguigni. Lo studio sarà presentato al Congresso annuale dell’European Society of Cardiology – Esc, in programma a Barcellona dal 26 al 29 agosto. Il titolo della ricerca è ‘The effects of smoking on cardiac structure and function in a general population, ESC 2022’.

Lo studio ha arruolato 3.874 persone di età compresa tra i 20 e i 99 anni, per un età media di 56 anni. Il 18,6% di essi erano fumatori, il 40,9% ex fumatori e il 40,5% non aveva mai fumato. I ricercatori hanno quindi confrontato le misurazioni ecocardiografiche dei fumatori con quelle dei non fumatori riscontrando come i primi avevano cuori ispessiti, più deboli e con difficoltà a pompare il sangue. In sostanza, lo studio ha rilevato che più le persone fumavano, più la loro funzione cardiaca peggiorava

“Smettendo di fumare il cuore può recuperare parte di questo danno”

“È risaputo che il fumo provoca l’ostruzione delle arterie, portando a malattie coronariche e ictus – spiega Eva Holt, autrice dello studio. La nostra ricerca mostra che il fumo provoca anche un ispessimento e un indebolimento dei cuori. Questo vuole dire che i fumatori hanno un volume di sangue minore nella camera cardiaca sinistra e meno energia per pomparlo nel resto del corpo. Più fumi, peggiore diventa la tua funzione cardiaca – ha aggiunto la ricercatrice. La buona notizia è che smettendo di fumare il cuore può recuperare parte di questo danno. Non è mai troppo tardi per smettere”. 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità – Oms, ogni anno il tabacco uccide più di 8 milioni di persone. Il fumo di sigaretta è responsabile del 50% di tutti i decessi evitabili nei fumatori, la metà dei quali è dovuta a malattie cardiovascolari aterosclerotiche, come infarto e ictus. Gli effetti dannosi del fumo sulle arterie e sulle malattie arteriose, come infarto e ictus, sono ben noti. 

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