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Crescono sempre più i fumatori in Italia: Il report dell’ISS

Tempo di lettura: 2 minuti

Dal 2019 ci sono 800mila fumatori in più ed è triplicato il consumo di sigarette a tabacco riscaldato. I fumatori sono quasi il 25% della popolazione

Quasi un italiano su quattro non rinuncia al fumo per un totale del 24,2% della popolazione. Una percentuale così alta non si vedeva dal 2006. I fumatori e la ‘tendenza’ del fumo in Italia cresce a dismisura, sia tra gli uomini che tra le donne, invertendo il trend registrato tra il 2017-2019 quando il numero delle fumatrici era in costante diminuzione. La media è di 11,5 sigarette al giorno e la prevalenza di fumatori è più alta al Sud in entrambi i sessi. 

Un nuovo dato, rispetto al passato, è il notevole aumento delle persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato: nello specifico 3,3% del 2022 rispetto al 1,1% del 2019. Inoltre, più di una persona su tre le considera meno dannose di quelle tradizionali. In aggiunta i fumatori e-cig e sigarette a tabacco riscaldato stanno rimettendo in discussione l’educazione al comportamento rispettoso nei confronti dei non fumatori. Fumo libero nei luoghi chiusi in barba ai rischi del fumo passivo.

Sono questi i dati più significativi del report dellIstituto Superiore di Sanità – ISS diffuso in occasione della Giornata mondiale senza tabacco che si celebra il 31 maggio e promossa dall’Oms. Per quest’anno il tema proposto è focalizzato sull’impatto del tabacco sul pianeta. Dalla coltivazione alla produzione fino ad arrivare alla distribuzione e ai rifiuti. La campagna mira inoltre a evidenziare gli sforzi dell’industria del tabacco per ‘apparire ecosostenibile’ e migliorare la propria reputazione e quella sui propri prodotti commercializzandoli come rispettosi dell’ambiente.

Le parole degli esperti

Il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro, si dimostra preoccupato in merito a questa situazione. “L’aumento dei fumatori rilevato dal report è un segnale che desta preoccupazione. È importante attivare azioni di prevenzione a partire dai più giovani per garantire una vita più lunga. Una vita – conclude il presidente ISS – qualitativamente migliore per noi e per chi ci vive accanto”.

L’incremento dei nuovi prodotti del tabacco ha contribuito ha modificare in negativo il trend degli anni precedenti; si evince questo dalle parole di Roberta Pacifici, responsabile del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS. “Il dato di quest’anno ci conferma come la pandemia abbia significativamente influenzato le abitudini al consumo dei prodotti del tabacco e di nicotina degli italiani. I nuovi prodotti del tabacco e le e-cig si sono aggiunti al consumo delle sigarette tradizionali. Inoltre, i loro utilizzatori sono quasi esclusivamente consumatori duali. A questo si aggiunge la falsa percezione di consumare prodotti meno o addirittura non nocivi per la salute e il sentirsi autorizzati ad utilizzarli in ogni luogo, in deroga alla legge Sirchia”.

I fumatori in Italia sono 12,4 milioni e rappresentano il 24,2% della popolazione. I non fumatori sono il 60,9% e gli ex fumatori il 14,9%. La prevalenza più alta di fumatori di sesso maschile si registra nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 44 anni, mentre nella fascia d’età 45-64 si registra la prevalenza più alta tra le donne. Oltre i 65 anni troviamo le prevalenze più basse in entrambi i sessi. 

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