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Il nuovo medico di famiglia: la bozza di documento si blocca

Tempo di lettura: 1 minuto

L’accordo Ministero-Regioni subisce uno stop: la dipendenza del medico di famiglia il nodo da sciogliere

Le nuove direttive per il nuovo ruolo del medico di famiglia: in via di approvazione nel corso della Conferenza delle Regioni con la variazione dell’orario di lavoro. 38 ore settimanale divise tra 20 di studio, 12 nei distretti e 6 nelle Case di comunità. Tutto, però, per conservare comunque il rapporto fiduciario col paziente.

Sembrava tutto fatto anche perché c’era stata la stesura del documento e questo era stato condiviso da Ministero della Salute e gli assessori alla sanità regionali. Questo avrebbe dato il via a un atto di indirizzo per far cominciare le trattative per la nuova convenzione. Da sciogliere un unico nodo: la volontà del Ministero di sostituire la Regione se, nell’arco dei sei mesi, non si raggiungeva un’intesa con i sindacati. Insomma sembrava tutto fatto ma, sul filo di lana, l’iter si è bloccato.

La Regione Campania ha aperto il fronte dei no. E la motivazione sarebbe proprio l’ingerenza del Ministero in decisioni che competono alla Regione. Inoltre non è stato visto di buon occhio il documento perché sembra troppo orientato a tutelare la volontà dei principali sindacati. Per la Regione, l’unica strada possibile è la dipendenza. Dipendenza che sarebbe gradita anche da Toscana e Veneto, mentre il Lazio vorrebbe inserire la possibilità di scelta per i professionisti.

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