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Omicron, rischio di ospedalizzazione più basso rispetto a Delta

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Lo studio inglese ha portato alla luce la grande differenza tra la variante Omicron e quella Delta

La variante Omicron corre e lo sta facendo in maniera spedita. Ma, stando a uno studio condotto in Gran Bretagna, questa ha un rischio di ospedalizzazione che è un circa un terzo rispetto alla Delta. Resta l’alta trasmissibilità della variante sudafricana. Nel Regno Unito, nelle ultime settimana, c’è stata un’esplosione di positività e anche di ricoveri ma Omicron pare più mite. L’analisi è stata pubblicata dall’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito. Un lavoro fatto in sinergia con l’unità di biostatistica Mrc dell’Università di Cambridge. Messi a confronti 528mila casi Omicron e 573mila casi Delta. Il numero di pazienti che avevano bisogno della ventilazione meccanica è rimasto pressochè costante, a differenza dei picchi registrati nei precedenti mesi.

Il rischio di ospedalizzazione – ha comunicato l’Ukhsaè inferiore per i casi Omicron con infezione sintomatica o asintomatica dopo 2 e 3 dosi di vaccino, con una riduzione dell’81% del rischio di ospedalizzazione dopo tre dosi rispetto ai casi Omicron non vaccinati”.

È troppo presto per trarre delle conclusione definitive sulla gravità e la maggiore trasmissibilità della sudafricana – ha affermato Susan Hopkins, consulente medico capo dell’ente. L’aumento dei casi nella popolazione over 60 in Inghilterra significa che rimane altamente probabile che ci sarà una pressione significativa sul sistema sanitario nelle prossime settimane”.

E guardando ai numeri di questo week end in Gran Bretagna si può affermare  che si tratta di un trend in aumento ma ben distante dal picco di gennaio scorso.

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