Pubblicati i due Accordi Collettivi Nazionali 2016-2018 sottoscritti lo scorso gennaio dai sindacati e la Sisac – Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati
Arrivata la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale degli Accordi Collettivi Nazionali 2016-2018 dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. La pubblicazione è stata ufficializzata dopo il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni. Gli accordi erano stati sottoscritti dai sindacati e la Sisac – Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati lo scorso gennaio.
Per quanto concerne i medici di famiglia, l’accordo relativo al periodo 2016-2018 riguarda circa 40mila medici di medicina generale. L’accordo, sottoscritto dal sindacato maggioritario Fimmg e dalla Cisl Medici, vede tra le maggiori novità l’evoluzione del modello organizzativo attraverso l’istituzione delle AFT – Aggregazione Funzionale Territoriale e il passaggio al Ruolo Unico di Assistenza Primaria. Salvaguardato inoltre l’intero monte compensi e consolidato l’incremento in quota capitaria già anticipato dal decreto emergenziale del 2020. Importante, in aggiunta, l’introduzione del settore della medicina penitenziaria. Il fine principale dell’accordo è evolvere e attualizzare il ruolo del medico di medicina generale nel coordinare e garantire le cure primarie territoriali. Sarà di fondamentale importanza, garantire la presa in carico dei bisogni socio-sanitari dei cittadini.
Un accordo raggiunto dopo 8 anni
Importanti novità anche nel settore pediatrico. La firma per l’Accordo Collettivo Nazionale 2016-2018 è avvenuta dopo ben 8 anni di trattativa. L’accordo ribadisce il rapporto convenzionale e il ruolo fondamentale del Pediatra di Famiglia nel Servizio Sanitario Nazionale, confermandone i principi peculiari, come la relazione fiduciaria instaurata con le famiglie e basata sulla libera scelta. Ulteriori temi centrali sono la continuità temporale dell’assistenza e la diffusione capillare degli studi. Si va quindi ad istituire un nuovo modello organizzativo, omogeno su tutto il territorio nazionale, rappresentato dalle AFT – Aggregazione Funzionale Territoriale.
Tale modello avrà il compito di favorire la condivisione, tra i pediatri, dei percorsi assistenziali per la gestione delle patologie acute e croniche per contribuire al perseguimento degli obiettivi di salute. È previsto inoltre il collegamento funzionale con le Unità delle Cure Primarie (Uccp) per rispondere ai bisogni di salute complessi, attraverso una condivisione multi-professionale in merito ai percorsi di assistenza specifica per l’età pediatrica.
Si attende ora, solo la messa in pratica degli accordi. Si tratta di importanti novità per l’evoluzione di entrambi i settori, e per l’evoluzione in generale della sanità italiana.
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