Il Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) spiega ad Italian Medical News il ruolo fondamentale della figura del pediatra di famiglia per una corretta crescita dei bambini
Antonio D’Avino, noto pediatra di fama nazionale e neo Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) ha rilasciato un’interessante intervista spiegando l’importanza del ruolo del pediatra di famiglia. Tra le sue dichiarazioni emergono lucide analisi, in particolare riguardo il ruolo genitoriale e l’importanza della sinergia tra pediatra, famiglia e scuola.
Dottore, quali sono i prossimi obiettivi, e in generale gli scopi principali della FIMP?
“La Federazione è costituita da pediatri di famiglia. Noi siamo tutti pediatri che operano sul territorio e abbiamo in cura bambini dai 0 ai 14 anni di età; nei casi particolari fino ai 16 anni, specie per coloro che soffrono di patologie croniche. Il rapporto di fiducia e la capillarità degli studi sono un po’ i due punti cardine del pediatra di libera scelta. Il Decreto Ministeriale n.71 recentemente ha dato delle indicazioni sul futuro della sanità, dove la parola ‘prossimità’ sarà il termine chiave, come anche ribadito più volte dal ministro Speranza. Il nostro obiettivo è dunque garantire al pediatra di famiglia un ruolo cardine nei modelli organizzativi futuri”.
L’importanza del tempo dedicato ai propri figli
Rispetto al passato, si diventa genitori in età sempre più adulta e consapevole. Lei pensa che i bambini nati da queste coppie, abbiano una marcia in più?
“Più che l’età è importante il tempo che i genitori dedicano ai propri figli. In base ai miei 30 anni d’esperienza le posso dire che ci sono coppie giovanissime che dedicano tempo ai loro figli così come coppie più adulte. Io credo che la qualità del tempo dedicato sia fondamentale. Quello che mi sento di dire in tal proposito, è che purtroppo oggi con le innovazioni tecnologiche si riducono i rapporti sociali dei bambini. In questo i genitori devono essere molto determinati. È fondamentale che loro invitino i bambini a stare all’aria aperta, nei parchi, a giocare a pallone. Soprattutto è importante che i bambini non siano tutti chiusi in una stanza, connessi virtualmente, senza socializzare tra di loro, come purtroppo talvolta capita. Questo è un tema fondamentale che deve essere affrontato. Ciò vale sia per le coppie giovani sia per quelle più adulte”.
Quanto è importante la sinergia tra pediatria, famiglia e scuola?
“La triade pediatria di libera scelta, scuola e famiglia è fondamentale. Ed è fondamentale che ognuno dei tre ruoli in questione svolga al meglio la propria funzione. La scuola è fondamentale per continuare quell’azione di educazione a corretti stili di vita. Noi abitualmente facciamo da tanti anni, nei nostri studi professionali, delle visite programmate intitolate ‘Bilanci di Salute’. In queste visite noi ci dedichiamo principalmente a perseguire un obiettivo fondamentale, ovvero educare alla prevenzione. In questo la scuola può avere un fondamentale ruolo di supporto rispetto a quello che noi facciamo. Sarebbe molto importante concordare delle linee di indirizzo generali con l’ufficio scolastico regionale affinché tutte le scuole di ordine e grado abbiano degli input generali condivisi con le famiglie e con noi. In modo da dare informazioni condivise e non disomogenee ai bambini/ragazzi. Ritengo che questo sia fondamentale”.
I princìpi da inculcare e il rapporto di fiducia tra pediatra e bambini
Quali sono secondo Lei i valori fondamentali da inculcare ai bambini?
“Ritengo che alcuni ideali come il rispetto, l’amicizia, la volontà di interagire con coetanei di ogni condizione sociale, provenienza, credo religioso, debbano essere la base dell’educazione. Nei bambini dobbiamo inculcare questi princìpi che forse al giorno d’oggi non vengono ritenuti cosi basilari come dovrebbero essere. In questo gioca un ruolo chiave la scuola. Spesso, nelle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, non sempre c’è possibilità di interloquire e interagire con i propri figli; è in questi casi che diviene ancor più importante una buona educazione scolastica. In generale comunque, è fondamentale educare i bambini secondo i princìpi che ho citato poc’anzi”.
Vorrebbe aggiungere altro?
“Concluderei dicendo che il pediatra di famiglia è sempre stato e sempre vorrà essere una figura di riferimento per le famiglie. Abbiamo il privilegio di seguire i bambini fin dalla loro nascita; la nostra prima visita avviene durante i primissimi giorni di vita del bambino e il rapporto prosegue per anni e anni, caratterizzato da una fortissima fiducia. Capita spesso che una volta diventati adolescenti e terminato il percorso insieme, molti ragazzi si mostrano dispiaciuti. Il messaggio che mi sento di trasferire è quello di mantenere questo rapporto di fiducia con i bambini e con le famiglie. Questa è la base per poter garantire una risposta adeguata ai bisogni sanitari e assistenziali delle famiglie”.
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