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Pnrr, la grande occasione: Angelo Moretti ospite del “talk about” – VIDEO

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La chiacchierata col presidente del Consorzio Sale della Terra per capire le opportunità da sfruttare col Pnrr

La pandemia ha insegnato che il sistema sanitario va ricostruito, adeguato ai tempi e reso ancora più performante. E l’occasione arriva direttamente dal Pnrr, il grosso aiuto invocato e ottenuto per poter rimettere mano alla sanità. Ne abbiamo parlato nel corso del secondo appuntamento del talk about, il format di Italian Medical News, con Angelo Moretti, presidente del Consorzio Sale della Terra. Tanti i temi trattati, a partire dall’importanza della casa di comunità.

“È cambiato il mondo del socio sanitario ma non sono cambiate le strutture. Ci si aspettava una sanità che desse uguaglianza ma alla fine non è accaduto. Esiste una disparità di trattamento in base alle condizioni di reddito e ambientali che non è accettabile. La città deve diventare  un luogo di salute e la casa di comunità ha un senso se prevede un management sanitario che possa prendersi in carico ogni nucleo familiare, seguendone problematiche e complessità. Inoltre può diventare la strumento per aiutare le famiglie più fragili”.

Una disparità esistente, la stessa che rimarca ancora la differenza tra pubblico e privato.

Per evitare la dicotomia tra pubblico e privato, per il presidente Moretti la soluzione è la cogestione

“C’è una differenza tra sanità pubblica e privata e spesso questa nasce anche da una questione culturale. Ciò che serve è la cogestione e non la ridondanza con il privato che fa le stesse cose del pubblico o col pubblico che delega al privato per avere interventi più veloci ed efficaci. Serve una collaborazione di progettazione in risposta a una sanità pubblica spesso assente o inefficace”.

Questione di cultura organizzativa, si diceva. E questo spiega anche perché ci si trova, spesso, di fronte a situazioni imbarazzanti con strutture private che ottengono fondi pur avendo posti letto vuoti.

“In queste circostanze – continua Angelo Moretti – il privato si accredita per posti letto e non per progetti. Il rapporto attuale è di speculazione col privato che cercherà di riempire tutti i letti in ogni modo, anche fittiziamente. Ciò che sta accadendo è che si stanno spostando i costi sul sistema pubblico e gli utili su quello privato. Se, invece, mettiamo al centro le persone allora vengono a cadere gli utili. Un sistema deve generare servizi, non utili. Basti prendere l’Asl come esempio, un ossimoro vero e proprio. La salute che è un principio costituzionale affidata a un sistema che ha principi di bilancio e che, quindi, farà scelte che non hanno a che fare col diritto sancito dalla Costituzione”.

Il Pnrr è l’occasione da non fallire in alcuna maniera.

“C’è una buona linea e si può fare qualcosa per il territorio. Un investimento importante che, però, ha bisogno della governante giusta, altrimenti c’è il rischio di mettere delle toppe a un vestito usurato. Inoltre, serve anche la coesione sociale, senza la quale, è impossibile pensare a una resilienza”.

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