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Roberto Burioni: “Siamo sempre più vicini a sconfiggere il cancro”

Tempo di lettura: 2 minuti

Il noto virologo e immunologo Roberto Burioni ha fatto il punto della situazione sulla lotta al cancro 

Progressi straordinari della scienza, potenziati dall’intelligenza artificiale, stanno portando la lotta contro il cancro sempre più vicino alla vittoria. Questo è il nucleo del messaggio del virologo e immunologo Roberto Burioni, enfatizzato nel suo recente lavoro letterario ‘Match Point’, dedicato alle innovazioni nelle terapie antitumorali.

Conferma del pensiero di Burioni è una ricerca condotta da un team italiano (di cui abbiamo parlato qui) che ha di recente individuato un nuovo obiettivo terapeutico per contrastare il tumore del pancreas. Questa scoperta ha rivelato un meccanismo chiave nella crescita del tumore. Nonostante l’applicazione clinica sia ancora in una fase preliminare, questo progresso apre una promettente strada per rallentare la progressione della malattia, inaugurando una nuova frontiera nella comprensione e nel trattamento di uno dei tipi di cancro più letali. “La scorsa settimana è stato segnato un colpo contro uno dei tumori più terribili che abbiamo. Alcuni tumori si curano meglio, altri sono più pericolosi. Tra questi c’è il tumore del pancreas” – ha affermato Burioni. 

Una medicina sempre più evoluta

Durante un’intervista concessa al Corriere della Sera, Burioni menziona il caso dell’ex presidente americano Jimmy Carter, il quale, nonostante la diagnosi di metastasi cerebrali nel 2015, ha di recente celebrato il suo 99esimo compleanno. Secondo Burioni, questo esempio non solo evidenzia che la medicina non compie miracoli, ma anche come essa si sia evoluta, diventando sempre più precisa ed efficace nel trattamento delle patologie oncologiche. Sempre nell’ambito dell’intervista prima menzionata, Roberto Burioni, alla domanda Siamo davvero vicini a sconfiggere il cancro?, ha risposto: Penso di sì, ma il mio non è ottimismo, è realismo scientifico“.

Il notevole salto di qualità è stato particolarmente evidente nei tumori in fase avanzata. Burioni enfatizza che, in passato, il successo nella cura era limitato principalmente ai casi individuati precocemente, mentre oggi si osservano progressi significativi anche in situazioni più avanzate. Questo successo è il risultato non solo di considerevoli investimenti nella ricerca scientifica, ma anche della collaborazione sinergica tra diverse discipline, che spaziano dalla biologia molecolare alla diagnostica, con il contributo prezioso dell’intelligenza artificiale.

Nel suo libro, Burioni narra l’affascinante storia della nascita della chemioterapia, che trova le sue radici nel porto di Bari durante la Seconda guerra mondiale. Durante un bombardamento dell’aviazione tedesca su una nave americana, il carico di iprite, un gas letale, rivelò sorprendenti proprietà che consentivano di uccidere selettivamente alcune cellule. Questa scoperta rivoluzionaria avrebbe poi costituito il fondamento concettuale della chemioterapia.

La critica dell’esperto

Burioni ha espresso la sua critica nei confronti della metafora del ‘lottatore’ comunemente associata ai pazienti oncologici. Sottolinea che coloro che affrontano questa malattia possono contare solo sulle risorse fornite dalla ricerca medica; pertanto, il successo nella ‘lotta’ contro il cancro non è determinato dalla forza di volontà individuale, bensì dall’avanzamento scientifico e dalla qualità delle cure a disposizione.

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