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Salute Mentale e Pandemia: tre sessioni al G20 a Roma

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Salute Mentale e Pandemia: tre sessioni al G20 a Roma

Il 5 e 6 settembre si è tenuta a Roma la Ministeriale Salute del G20, un appuntamento di recente istituzione per questo foro internazionale, ma diventato rapidamente di importanza strategica a causa della pandemia in cui si è discusso di Salute Mentale e Covid.

La Salute rappresenta uno dei temi centrali della Presidenza italiana del G20. Lo hanno infatti affrontato nelle riunioni di alto livello e nel dialogo con membership e i gruppi di engagement, a cominciare dal Global Health Summit. Il tema è intimamente legato alle tre priorità della Presidenza italiana – People, Planet, Prosperity. Queste indicano come il nostro benessere non possa prescindere dalla tutela dell’ambiente nel quale viviamo.

La Ministeriale Salute è stata strutturata in tre parti

Prima Sessione

Hanno dedicato la prima sessione all’impatto del Covid-19 sul processo di raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030. La prolungata emergenza sanitaria ne minaccia l’avanzamento, con stime che indicano come per alcuni obiettivi il ritardo accumulato possa essere di decenni. In particolare in determinate aree del mondo, il che rende gli sforzi per il loro conseguimento ancora più urgenti e prioritari.

Il G20 Salute avrà come messaggio centrale il mandato a “build back better” così come la realizzazione di maggiore resilienza di fronte alle crisi sanitarie. Rafforzare i sistemi sanitari su scala globale, nazionale e locale a partire dalle cure primarie, investire importanti risorse nella salute e nel benessere sarà di importanza capitale per sostenere nel lungo periodo il progresso socio-economico e arrivare ad una maggiore prosperità condivisa. Sarà perseguita una ripresa che tenga conto delle lezioni apprese durante la pandemia, declinandole nell’ambito degli SDG.

Seconda Sessione

La seconda sessione ha fornito indicazioni specifiche su questi aspetti. Ci si interrogherà su quale strategia adottare per prevenire, essere meglio preparati e rispondere alle pandemie del futuro. Nella consapevolezza che le ultime crisi sanitarie hanno avuto nella relazione uomo-animale-ambiente i principali fattori determinanti, una delle risposte chiave che i G20 suggeriranno sarà quella di rafforzare l’approccio One Health, che racchiude in un concetto olistico salute umana, animale e ambientale come determinanti della nostra salute e del nostro benessere. Saranno importanti anche gli strumenti. La crisi ha fatto emergere l’importanza di avere sistemi sanitari solidi ed efficienti, superando decenni di investimenti inadeguati.

Terza Sessione

La terza sessione, infine, ha preso in esame i cosiddetti “control tools” che stanno consentendo di contrastare con efficacia la pandemia. I Paesi G20 hanno affrontato il tema dello sviluppo e dell’accesso equo a vaccini, medicinali e diagnostica. Se il Covid-19 ha messo in evidenza le carenze dei sistemi sanitari, esso ci ha al tempo stesso insegnato come la ricerca scientifica, la collaborazione internazionale e le partnership pubblico-privato possano produrre risultati eccezionali, fra questi la creazione di vaccini sicuri ed efficaci nel giro di pochi mesi.

I Ministri G20 discuteranno di come assicurare l’accesso più ampio possibile ai vaccini da parte della popolazione mondiale anche tramite donazioni di dosi per far fronte alle esigenze più immediate. Occorrerà inoltre colmare il gap finanziario dell’Access to COVID-19 Tools Accelerator (ACT-A) in particolare nei pilastri dedicati alle cure e alla diagnostica, che continueranno ad essere rilevanti per la gestione della pandemia insieme ai programmi di vaccinazione. L’obiettivo è che dalla riunione dei Ministri della Salute del G20 parta un forte messaggio di cooperazione, solidarietà ed equità, nella convinzione che “nessuno debba essere lasciato indietro”.

Il G20 non è stato incentrato solo sul Covid. È stata anche l’occasione per parlare di un’altra criticità legata alla pandemia, cioè la necessità di mettere in campo un’azione globale per la salute mentale. Un problema che si è manifestato dell’isolamento sociale, la perdita di familiari e l’incertezza sull’impatto economico e il mantenimento dei posti di lavoro.

I lavori si sono svolti al Campidoglio, presso i Musei Capitolini

La Ministeriale Salute di settembre è una tappa dell’intenso percorso che la Presidenza italiana ha intrapreso con i membri del G20, i Paesi ospiti e le Organizzazioni Internazionali, a cominciare dal Tripartito OMS, FAO, OIE insieme ad UNEP. Il Global Health Summit di maggio ha raccolto nella Dichiarazione di Roma i principi cui si ispira la battaglia contro il Covid-19. Lungo tale percorso, i Ministri della Salute torneranno a riunirsi con i colleghi delle Finanze a fine ottobre. Affronteranno in particolare la questione fondamentale di come migliorare l’architettura globale della sanità, con al centro l’OMS, e assicurarle un maggior sostegno finanziario con l’obiettivo di superare in modo definitivo l’attuale pandemia e creare le premesse per affrontare al meglio quelle del futuro.

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