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Sclerosi multipla: un esame del sangue per scovare la malattia

Tempo di lettura: 2 minuti

L’organismo delle persone colpite da SM può produrre un insieme specifico di anticorpi riconoscibili. Un esame del sangue può rilevarli anni prima della comparsa dei sintomi della terribile patologia

Le persone con sclerosi multipla (SM) potrebbero sviluppare un particolare set di anticorpi, identificabili tramite un semplice esame del sangue, molti anni prima che i sintomi diventino evidenti. Questa promettente scoperta è emersa da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della California a San Francisco e pubblicato su Nature Medicine. Il team, guidato da Michael Wilson e Joe DeRisi, ha ideato una tecnica per individuare le cause delle malattie autoimmuni.

Il team di ricerca ha analizzato campioni di sangue provenienti da 250 pazienti affetti da sclerosi multipla, confrontandoli con quelli di 250 individui sani. Hanno scoperto che nel 10% dei pazienti con SM, esisteva un gruppo di anticorpi che sembrava legarsi sia alle cellule umane che agli agenti patogeni comuni. La sclerosi multipla è una condizione degenerativa associata alla perdita di controllo motorio, per la quale non esiste ancora una cura definitiva. Tuttavia, la ricerca ha compiuto progressi significativi nello sviluppo di terapie per gestire i sintomi della malattia. “La possibilità di riconoscere tempestivamente la sclerosi precisa Wilson – è fondamentale per intervenire precocemente. Nel nostro lavoro, abbiamo individuato degli anticorpi presenti nel sangue dei pazienti con SM, rilevabili anni prima della comparsa dei sintomi”.

In particolare, gli esperti hanno notato la presenza di autoanticorpi e livelli elevati di neurofilamento leggero (Nfl). L’Nfl è una proteina che viene rilasciata quando i neuroni si distruggono. “Sembra che il sistema immunitario stia confondendo le proteine ​​umane con qualche attacco virale” osserva Ahmed Abdelhak, altro autore dello studio. “La firma immunologica delle persone sane sembrava unica e perfettamente distinguibile da quella di altre persone. Nel campione con sclerosi multipla, invece, emergevano delle similitudini” – aggiunge.

Per confermare le ipotesi iniziali, il team di ricerca ha esaminato i campioni di sangue raccolti in un altro studio, in cui alcuni partecipanti erano stati diagnosticati con sclerosi multipla. Anche in questo gruppo, il 10% dei pazienti affetti da SM mostrava lo stesso pattern di anticorpi, unico per la malattia e assente in tutti i partecipanti sani. “Rimangono molte domande su questa condizione – conclude Stephen Hauser, autore senior dell’articolo – specialmente riguardo il 90 per cento dei restanti pazienti in cui il modello anticorpale non si manifesta. Speriamo di colmare le lacune esistenti e di individuare un approccio terapico per le persone che sviluppano la condizione

Clicca qui per leggere l’estratto originale dello studio.

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sclerosi multipla
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