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Sindrome di burnout, sempre più medici ne sono vittime

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Disturbi del sonno, stress, ansia e paura tra i sintomi più rilevanti. I dati emergono dal sondaggio dell’Istituto Piepoli

Sempre più medici sono afflitti dalla sindrome di burnout. Secondo i dati emersi dal sondaggio dell’Istituto Piepoli la categoria più colpita è quella dei medici di continuità assistenziale con un corposo 24%. La sindrome colpisce anche i medici di famiglia (10%), i medici ospedalieri (4%) e gli odontoiatri (3%). L’indagine è presentata quest’oggi alla ‘Conferenza nazionale sulla Questione medica’ presso il Teatro Argentina di Roma.

“I medici sono in seria difficoltà – spiega il Presidente della Fnomceo, Filippo AnelliLe criticità che già affliggevano la Professione, la carenza di personale, i mancati investimenti, la mentalità aziendalista volta a far quadrare i bilanci più che a definire gli obiettivi di salute, sono state acuite dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia. E’ per sanare questo disagio che la Fnomceo, insieme ai Sindacati medici, ha sollevato la cosiddetta ‘Questione medica’. Oggi ci ritroviamo qui per rivendicare il nostro ruolo, a livello professionale e sociale”.

“Secondo l’Istituto Piepoli – prosegue Anelli – oltre 1500 medici e odontoiatri sono colpiti da burnout. Un dato sicuramente sottostimato. Secondo un’analisi condotta su 55 studi pubblicati, relativi ai disturbi a carico dei medici post primo anno di pandemia, una percentuale significativa di colleghi sta sperimentando alti livelli di sintomi di depressione e ansia. La prevalenza di depressione e ansia nei sanitari è rispettivamente del 20,5% e del 25,8%. Dati assolutamente spaventosi”.

“Sorge spontanea a questo punto la domanda: chi cura i curanti? – Si domanda giustamente il Presidente della Fnomceo. La perdurante mentalità aziendalista che pervade il nostro Ssn, tutta concentrata sui risultati economici, non ha permesso di poter mettere in atto iniziative tese a rilevare questo drammatico fenomeno. Né tantomeno a interrogarsi su come prevenirlo e affrontarlo. Per questo – conclude Anelli – chiederemo il riconoscimento del burnout come malattia professionale”. All’evento in programma quest’oggi sarà presente anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza. Inoltre, sarà presente anche il Presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Massimiliano Fedriga.

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